Valeria Fioravanti, morta a 27 per una diagnosi sbagliata: la perizia del medico legaleParigi 2024Quando si cronometra la gloria il fallimento non è ammessoOmega,investimenti partner ufficiale dei Giochi a Parigi, ha introdotto una serie di innovazioni - Il CEO Raynald Aeschlimann: «La nostra precisione è cruciale»L’arrivo dei 100 m maschili, con la vittoria al fotofinish di Noah Lyles. © AP/Petr David Josek Mattia Sacchi10.08.2024 06:00Sono oltre 25 i record olimpici e del mondo che sono già stati infranti ai Giochi di Parigi. Da Armand Duplantis a Léon Marchand, atleti che hanno sfidato e battuto i limiti umani. Ma non sono i soli ad aver alzato l’asticella delle proprie performance. Omega, cronometrista ufficiale di Parigi 2024, ha infatti portato una serie di innovazioni tecnologiche per i 329 eventi, in 32 discipline, che hanno avuto il compito di registrare: tra queste la Scan’O’Vision Ultimate, in grado di catturare al fotofinish fino a 40.000 immagini digitali al secondo sulla linea del traguardo, e la Computer Vision, la quale utilizza una combinazione di sistemi a telecamera singola o multipla, ciascuno dei quali alimenta modelli di Intelligenza Artificiale appositamente addestrati per ogni sport al fine di fornire una serie di metriche ancora inesplorate dagli atleti e i loro coach.Margini sottili«Molti pensano che il nostro lavoro alle Olimpiadi si limiti a cronometrare con la massima precisione possibile le varie gare – spiega Raynald Aeschlimann, Ceo della casa orologiera di Bienne –. In realtà c’è un intero universo dietro questo impegno, che oltre alla misurazione passa anche dall’archiviazione e dalla diffusione di milioni di dati di tutte le prestazioni sportive che si svolgono in queste fantastiche settimane parigine».Qualcosa in più quindi che un semplice «start» e «stop», come spiega Aeschlimann al Corriere del Ticino: «Ci sono sport dove i millesimi di secondo sono fondamentali, altri come la scherma, una delle mie discipline preferite, per i quali invece i parametri per arrivare alla vittoria sono altri. Ma anche in quei casi la nostra precisione è fondamentale e, al di là dell’aspetto cronometrico, proprio per questa ragione abbiamo realizzato sofisticate tecnologie, avvalendoci di algoritmi statistici e modelli di intelligenza artificiale evoluti, in cui i momenti chiave possono essere esaminati in dettaglio. Permettendoci confronti completi tra gli atleti, scoprendo esattamente come e perché un atleta ha vinto o perso e i margini sottili che hanno separato le medaglie».Come si vivono però le Olimpiadi con la costante consapevolezza che un minimo errore può fare la differenza tra la gloria e la delusione? «Abbiamo un team di oltre 500 persone che sta lavorando in un modo a dir poco incredibile. È stancante e stressante, ma viviamo questi giorni con una passione che fa superare ogni difficoltà. Io adoro lo sport ed essere qui per me è un sogno: dopo le Olimpiadi di Tokyo avevo bisogno di vivere queste giornate attorniato dall’energia del pubblico che incita campioni che stanno regalando grandi soddisfazioni e record che sembravano imbattibili».Un’esperienza magicaQual è la disciplina preferita di Raynold Aeschlimann? «Per me sarebbe facile dire quelle in cui si misura il tempo. In effetti alcune serate come la finale dei 100 metri, una delle più combattute della storia, o quella di sabato scorso nel nuoto dove sono stati abbattuti diversi record nel giro di poche ore saranno per me indimenticabili. Ma vedere dal vivo le gare di scherma, uno dei miei sport preferiti, è stato qualcosa di magico. E sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla BMX e dall’arrampicata: la bellezza delle Olimpiadi è proprio scoprire nuove discipline in grado di farci emozionare».Dalla Omega House, dove la casa orologiera propone agli appassionati esperienze immersive simulando di partecipare alle varie competizioni, sono passate molte personalità, tra cui il consigliere federale Ignazio Cassis, ma soprattutto molti grandi dello sport, del passato e del presente. C’è qualcuno che ha colpito maggiormente il CEO di Omega? «Proprio l’altro giorno è venuto a trovarci Michael Phelps: incontrare personaggi come lui, che hanno letteralmente cambiato la storia dello sport, fa sempre un certo effetto. Ma devo dire che sono davvero contento di vedere gli atleti in gara che sono venuti a salutarci e con i quali si è creato un rapporto di collaborazione e fiducia. È per loro che continueremo a impegnarci per offrire le migliori analisi possibili, in modo che possano superare i loro limiti».In questo articolo: Parigi 2024
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