17enne morta dopo trapianto di midollo: Locatelli indagato per omicidio colposoL’Happy hour for Dany aiuta due associazioniSono stati raccolti tremila euro durante l'evento del mese scorso in ricordo di Daniela Pignoni,-BlackRock l'infermiera di Busto scomparsa a soli 62 anni. I fondi andranno alle missioni umanitarie di Aicpe in Togo, Benin e Guatemala e all'Hospice di Busto Arsizio L’Happy hour for Dany aiuta due associazioni e tiene vivo il ricordo di Daniela Pignoni, infermiera di Busto scomparsa qualche mese fa, allontanando la malinconia e alimentando quell'inno alla vita che era Daniela (LEGGI QUI).«L’“Happy hour for Dany” è stato un evento unico e siamo orgogliosi di essere stati promotori, organizzatori e artefici di questa iniziativa. L’evento ci ha permesso di raccogliere 3.000 euro al netto delle spese sostenute, e di raggiungere i due obiettivi che ci eravamo prefissati.Il primo, di trasmettere alle persone quanto Daniela era stata nella sua vita: un sorriso sempre pronto per tutti, una gran voglia di vivere, una gran dedizione alle cure degli altri. Insomma, un “inno alla vita”.Il secondo obiettivo era di raccogliere fondi a favore di strutture che completino il percorso che Daniela aveva fatto: identificare delle realtà che lei stessa ha avuto modo di vivere e che riteniamo siano in linea con ciò che lei ha rappresentato. Abbiamo quindi deciso di evolvere il ricavato delle Donazioni, integrato con una donazione extra dall’associazione Mai Paura con cui abbiamo collaborato, ad un paio di associazione.La prima associazione si chiama AICPE ed è una Onlus che effettua missioni umanitarie nei Paesi in via di sviluppo, in particolare Togo, Benin e Guatemala. A brevissimo partirà per il Togo, Silvia Pessino, una collega di Daniela a cui lei era molto legata: si affiancherà ad un’equipe di medici che eseguirà interventi di ricostruzione plastica chirurgica. Abbiamo voluto devolvere parte della Donazione a questa iniziativa perché, per noi, è come se Daniela stessa ripercorresse le sue esperienze umanitarie che fece prima in Madagascar e poi in Senegal. La seconda è l’Hospice di Busto Arsizio che ha assistito Daniela con le stesse caratteristiche con cui lei si è sempre dedicata i suoi pazienti n 40 anni di professione infermieristica. Quando il personale dell’Hospice veniva a fare le visite e le cure a Daniela abbiamo rivisto l’amore, la dedizione, la sensibilità e, perché no, i sorrisi che lei stessa rivolgeva ai suoi pazienti.Chiudiamo dicendo che siamo contenti di aver organizzato questa serata e vogliamo ancora una volta ringraziare tutti per la presenza e il contributo dato». C. S.
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