Sanzionato l'eurodeputato che aveva fatto il saluto nazista in AulaL’isola australiana della Tasmania ha deciso di promuovere il turismo con un progetto ironico e originale di nome TasmanAI che coinvolge la comunità artistica locale. La campagna sfrutta l’interesse globale attorno all’intelligenza artificiale ma lo ribalta,trading a breve termine partendo dallo slogan “AI without the artificial Bit”, l’intelligenza senza la parte “artificiale”. Si tratta in sostanza di un generatore di immagini in cui a realizzare i contenuti richiesti attraverso i prompt non c’è un algoritmo, bensì le persone.Gli utenti potranno inviare le loro richieste, i suggerimenti più creativi, e questi saranno trasformati da opere d’arte direttamente dagli artisti, senza passare attraverso generatori algoritmici.La campagna è interessante perché testimonia la formazione dei primi stereotipi attorno all’intelligenza artificiale e li sfrutta per creare una comunicazione promozionale che fa leva sulle capacità umane. Un modo interessante per enfatizzare l’AI puntando sulla sua assenza piuttosto che sulla sua presenza.L’Australia a novembre ha deciso di vietare l’uso dannoso dell’intelligenza artificiale, emergendo come uno dei primi paesi a esporsi in maniera netta sul tema.
Ucraina, nella città di Mykolaiv atterra un missile inesploso: polemica su una fotoI terribili buriati, chi sono il colonnello e la brigata accusati del massacro di Bucha Patrick Zaki: “In Egitto, troppe persone in carcere per reati di opinione”Zelensky ai Grammy Awards: "Aiutateci ma non con il silenzio, così verrà la pace"Rapito in Ucraina il patron della vodka con la bottiglia a forma di mitra