Vaccini semestrali per l’AIDS efficaci al 100% nella prevenzione per le donne

Il console onorario in Libia: c’è bisogno dell’aiuto italianoLucernaLicenziamenti in massa alla Stewo di WolhusenL'impresa produttrice di carta da regalo rescinde il contratto di lavoro di 37 dei 56 dipendenti,Guglielmo tagliando cioè del 66% l'organico©Stewo.com Ats31.07.2024 10:47Licenziamenti in massa presso Stewo, fabbricante di carta da regalo di lunga tradizione con sede a Wolhusen, nel canton Lucerna: l'impresa rescinde il contratto di lavoro di 37 dei 56 dipendenti, tagliando cioè del 66% l'organico.La settimana scorsa l'azienda aveva parlato di una ristrutturazione imposta dal franco forte nonché dalla crescita dei costi dell'energia e delle materie prime, mentre oggi i vertici hanno confermato a Keystone-ATS il numero degli esuberi anticipato in un primo tempo dalla radio pubblica svizzerotedesca SRF. Si sta lavorando intensamente su soluzioni individuali per permettere agli interessati di trovare un nuovo impiego, indica la dirigenza.Ad essere interessato dalle cancellazioni di posti è il comparto logistica, che sarà spostato in Germania. La produzione continuerà ad essere effettuata presso partner in Europa e in Asia, mentre in Svizzera rimarranno le attività di marketing, vendita, acquisto e amministrazione.Stewo è un marchio storico del settore: l'azienda venne fondata nel 1860 dal maestro di scuola elementare Josef Steffen, che diede alla società una ragione sociale composta dalla prima parte del suo cognome e dalla prime due lettere della località di Wolhusen. Nel corso dei decenni l'impresa si è poi espansa, anche oltre i confini nazionali.

Estate senza treni per il Verbano Cusio Ossola - ilBustese.itLavori di asfaltatura e alla segnaletica, ecco i cantieri notturni della prossima settimana sull'Autostrada dei Laghi - ilBustese.it Sacchi, di tutto di più a Busto. E intanto salta la conferenza sui controlli della polizia locale - ilBustese.itAutonomia, A.Fontana: Lombardia pronta da tempo, grande opportunitàAuto, dazi Ue su elettriche cinesi e i rischi per la transizione