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Officina Gazzetta Motori: video e tutorial | Gazzetta MotoriEconomia>Reddito di cittadinanza: 100 mila a rischio per requisiti e assenzeReddito di cittadinanza: 100 mila a rischio per requisiti e assenzeI percettori del Reddito di cittadinanza in grado di lavorare sono 791mila: tra questi ci sarebbero almeno 100mila persone a rischio revoca. di Laura Pellegrini Pubblicato il 28 Dicembre 2019 alle 11:03| Aggiornato il 15 Marzo 2021 alle 18:35 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatamovimento 5 stellereddito di cittadinanza#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,Guglielmo 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Sono 100 mila i beneficiari del Reddito di cittadinanza a rischio revoca: tra le cause principali ci sarebbero le assenze o i requisiti mancanti. Degli oltre 422 mila sussidiati convocati dai centri per l’impiego, infatti, sarebbero almeno 91 mila i disertori (al primo appuntamento). Qualora non dovessero presentarsi nemmeno al secondo, inoltre, il beneficio andrebbe a decadere. Secondo quanto previsto dalla legge, infine, da gennaio 2020 la card verrà disattivata e perderanno il loro beneficio.Reddito di cittadinanza: rischio revocaI percettori attuali del Reddito di cittadinanza in grado di lavora sono 791 mila: tra questi, però, ci sarebbero almeno 100 mila persone a rischio revoca. Alcune di queste (91 mila), infatti, hanno disertato la prima convocazione nei centri per l’impiego; altre (15 mila), invece, non avrebbero i requisiti richiesti per beneficiare della misura. L’Inps sta effettuando ulteriori controlli su queste ultime persone per verificare gli effettivi requisiti necessari per ottenere il RdC. Sono quindi in totale 106 mila le persone a rischio revoca sia per i requisiti mancanti sia per le assenze agli appuntamenti. Dal prossimo gennaio 2020, per loro, potrebbe venire disattivata la card RdC.Per coloro che non si presenteranno agli appuntamenti nemmeno al secondo richiamo, la legge prevede una sospensione del beneficio per un mese. Il ritardo nelle chiamate, tuttavia, ha fatto chiudere un occhio sulle sanzioni ma dal prossimo anno non si scherzerà più. Alla seconda defezione la sospensione salirà a due mesi; mentre alla terza il beneficio verrà revocato definitivamente.Un primo bilancioSecondo i primi dati forniti dall’Anpal, inoltre, fino ad oggi 28.763 persone hanno ottenuto un contratto grazie al Reddito di cittadinanza. Rispetto alla rilevazione effettuata lo scorso 21 ottobre, però, questo numero è aumentato del 63,6%. Le domande pervenute all’Inps sono salite a 1.066.000. Tuttavia, negli ultimi mesi più di 50 mila famiglie hanno perso il diritto al RdC a causa di variazioni nel reddito. Gli attuali percettori di reddito e pensione di cittadinanza scendono quindi a 1.014.429.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?

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