Alessandro Mastrangelo, Autore a Notizie.itDopo lo sciame sismico ai Campi Flegrei sgomberate decine di famiglie ed evacuato il carcere di Pozzuoli. Mercoledì un vertice con Meloni e Musumeci,Guglielmo che promette «nuovi interventi». Ma cosa è cambiato negli ultimi mesi? I sindaci promuovono i lavori nelle scuole e chiedono fondi per sistemare le caseBene l’analisi della vulnerabilità degli edifici e l’avvio dei lavori nelle scuole. In linea con i tempi anche il piano di comunicazione per i cittadini. Ma forti ritardi per quanto riguarda i fondi per l’adeguamento sismico di case e palazzi. Il giorno dopo la scossa di magnitudo 4.4 che ha colpito i Campi Flegrei, la più forte degli ultimi 40 anni, si fa la conta dei danni e delle persone sfollate ma anche il punto sulle misure contro il bradisismo. A partire dal decreto in vigore da dicembre, dopo lo sciame dello scorso autunno. Un piano con una copertura finanziaria di 55 milioni per gli anni 2023-2024 e che ora torna all’attenzione della politica.Oggi, martedì 21 maggio, in prefettura c’è stata una riunione con il primo cittadino di Napoli Gaetano Manfredi e i sindaci interessati dalle scosse che hanno fatto tremare la zona nella notte tra lunedì e martedì. A Pozzuoli sono state sgomberate 39 famiglie ed è stato evacuato il carcere femminile – con le detenute trasferite in altri penitenziari – mentre riapriranno domani, mercoledì 22, le scuole in due municipalità di Napoli. È stata dichiarata l’emergenza provinciale ed è previsto un vertice a palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni e il ministro della Protezione civile Nello Musumeci, che ha annunciato «nuovi interventi da parte del governo».Le strutture danneggiateIl decreto di ottobre comprendeva il ricorso a procedure semplificate e altre accelerazioni per fronteggiare gli effetti del bradisismo, con un piano straordinario per l’analisi della vulnerabilità delle zone direttamente interessate e la riqualificazione sismica dell’edilizia esistente. A ciò si aggiungeva l’adozione di un piano di comunicazione e l’elaborazione di nuove misure in caso di evacuazione.A distanza di sette mesi, che ne è del progetto? «Siamo in linea con la tabella di marcia. Abbiamo completato l’analisi delle scuole e iniziato i lavori di ristrutturazione. E siamo al passo con l’esame delle strutture private. Adesso, però, riproponiamo al governo la questione dei finanziamenti ai privati per mettere in sicurezza le case – dice a Domani Giacomo Bandiera, assessore all’Urbanistica del comune di Pozzuoli – È questo il vero punto dolente e su cui non si vedono novità in arrivo».La prima ricognizione sugli edifici privati, partita il 25 marzo, ha interessato l’area di intervento individuata nel piano straordinario approvato a febbraio, per cui è stato stanziato un milione e 600mila euro. I controlli sono avvenuti tramite sopralluoghi “a vista” condotti all’esterno delle case. Molti cittadini neanche si sono accorti del loro passaggio. Al termine dei sopralluoghi sarà realizzata una mappa di sintesi che evidenzierà le aree più vulnerabili, su cui i residenti potranno richiedere altre indagini. FattiIl terremoto ai Campi Flegrei. Napoli ha un nuovo capitolo nel catalogo dell’AttesaMarco CirielloscrittoreIl bonus che mancaIl vero nodo riguarda però i lavori di adeguamento e ristrutturazione, che per ora ricadono solo sui privati. Mesi fa le opposizioni si erano schierate in parlamento per un’estensione del sisma bonus ai Campi Flegrei, ma la proposta era stata rigettata da Musumeci. «Ora il ministro è tornato a trovarci ma non ci ha portato i soldi richiesti: è ridicolo che altre parti d’Italia ne abbiano beneficiato e noi ancora no», ha detto Josi Della Ragione, sindaco di Bacoli. Mentre Marco Sarracino, responsabile Sud del Partito democratico, ha attaccato il governo per non aver inserito la misura nel decreto superbonus.Più puntuale è stata l’attuazione del piano di comunicazione pensato per i cittadini. Negli ultimi mesi non sono mancate le iniziative specifiche dedicate agli istituti scolastici di Napoli, Pozzuoli e Bacoli. «Sono stati distribuiti migliaia di opuscoli nelle scuole medie e un fumetto a tema bradisismo», dice ancora Bandiera. Più indietro è l’installazione della segnaletica, che dovrebbe prevedere anche messaggi per le persone disabili.Per il 30 e il 31 maggio è poi fissata una grande esercitazione sul terreno. Un’iniziativa che dovrebbe coinvolgere centinaia di addetti tra tecnici e funzionari e che ora dovrà essere confermata. «Quando scatta l’allarme partono le 72 ore previste per la fuga: nelle prime 12 le persone si preparano e nelle successive 48 c’è l’evacuazione vera e propria», ha spiegato Luigi D’Angelo, direttore operativo della Protezione civile. A ottobre ci sarà anche un altro test di allontanamento in caso di eruzione del vulcano; in questo caso sarà impiegato il sistema It-Alert, già testato in tutta Italia nei mesi scorsi.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediEnrico DalcastagnéGiornalista professionista. È laureato in Mass media e politica a Bologna e ha frequentato il master in giornalismo della Luiss di Roma. Già collaboratore del Foglio e di YouTrend, si occupa di politica e società italiana. Su Twitter e Instagram è @ildalca.
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