Prada: in I trim ricavi a 1,187 mld in crescita dell’11% a cambi correntiLe accuse sono di corruzione e turbata libertà degli incanti e riguardano presunte irregolarità negli appalti per i servizi digitali. Tra i tre indagati c’è anche l’ex ad Vincenzo NovariDa questa mattina la guardia di Finanza sta perquisendo le sedi della fondazione Milano-Cortina nell’ambito di un’inchiesta per corruzione e turbata libertà degli incanti. Oltre alla fondazione che organizzerà i Giochi invernali nel 2026,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock i militari del nucleo economico-finanziario stanno anche acquisendo documentazione e materiale informatico di una società di Orvieto, Vetrya, a cui sono stati assegnati i servizi digitali per l'evento. L'operazione è estesa anche agli uffici di Deloitte, subentrata all'azienda umbra.Tre gli indagati ci sono l’ex amministratore di Milano Cortina Vincenzo Novari (nominato nel 2018 dall’ex ministro dello Sport Spadafora e in carica fino a novembre del 2022), l’ex manager Massimiliano Zuco e l’imprenditore di servizi digitali Luca Tomassini. L’indagine ruota intorno a presunte irregolarità sugli appalti dei servizi digitali. Nessuno tra gli iscritti nel registro degli indagati è un dirigente o dipendente attuale della fondazione Milano-Cortina. ItaliaAndrea Abodi, l’eterno candidato confinato nel carrozzone delle olimpiadiPippo RussoL’inchiesta della procura di Milano è coordinata dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano con i pm Francesco Cajani e Alessandro.Articolo in aggiornamento...© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
Olimpiadi 2024, l'atleta olandese finito in carcere per stupro su una 12enne bandito dal villaggio olimpicoRace for the cure, in 100mila di corsa per la lotta ai tumori del seno con il Presidente Mattarella Sorrento, il Correale compie 100 anni: un museo tutto da ascoltare e da gustareMediterraneo rovente nell’inverno più caldo degli ultimi 40 anniSacchi col chip, c’è chi dice no. Il sindaco di Gallarate: «Mai presi in considerazione» - ilBustese.it