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Elezioni comunali Roma, Calenda: "Appoggio a Gualtieri dipende dai temi"

Nomine Rai, Sgarbi contro la protesta del leader del M5S: "Avvocato farlocco"Durante gli incontri di oggi Elkann ha ribadito l’impegno per realizzare i progetti industriali in atto e per le attività di comune interesse. L’incontro serve anche a sedare le polemiche delle ultime settimane tra alcuni esponenti del governo e l’azienda italo-franceseIl presidente Stellantis,trading a breve termine John Elkann, ha avuto una serie di incontri istituzionali nella capitale. Secondo quanto riferito dall’Ansa ha incontrato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e l’ambasciatore statunitense in Italia Jack Markell. Con loro presenti anche il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Teo Luzi e il governatore di Bankitalia Fabio Panetta.Secondo quanto riferito dall’agenzia stampa, gli incontri erano già in programma da tempo, con l’obiettivo di fare un punto sulle attività italiane del gruppo Stellantis. Da giorni il gruppo è al centro di polemiche politiche per via dei suoi progetti di delocalizzazione all’estero. Durante l’ultimo premier Time con il parlamento, il deputato di Azione Matteo Richetti ha chiesto a Meloni cosa avesse intenzione di fare il governo per proteggere i suoi interessi.  EconomiaGli incentivi del governo non aiutano le fabbriche. E affossano l’auto elettricaAndrea Malan«Vogliamo tornare a produrre in Italia almeno un milione di veicoli l'anno con chi vuole investire davvero sulla storica eccellenza italiana e questo significa anche che se si vuole vendere un'auto sul mercato mondiale pubblicizzandola come gioiello italiano, allora quell'auto deve essere prodotta in Italia. Queste sono le regole con l’attuale governo e valgono per tutti», aveva detto Meloni, spiegando che il governo ha deciso di introdurre misure per penalizzare chi delocalizza la sua produzione all’estero. La presidente del Consiglio ha anche criticato le scelte di Stellantis: «Penso allo spostamento della sede legale e fiscale fuori dall'Italia o alla fusione che celava un'acquisizione francese dello storico gruppo italiano: tanto che oggi nel cda di Fca siede un membro del governo francese, non è un caso se le scelte industriali del gruppo tengono maggiormente in considerazione le istanze francesi rispetto a quelle italiane» ha detto la premier.Nei giorni scorsi l’amministratore delegato di Stellantis, il portoghese Carlos Tavares è tornato a minacciare nuovi tagli agli stabilimenti presenti in Italia, in mancanza di sussidi adeguati. «Se non si danno sussidi per l’acquisto di veicoli elettrici, si mettono a rischio gli stabilimenti italiani», ha detto all’agenzia Bloomberg. Immediata è stata la risposta del ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso: «Se lui pensa che dobbiamo fare come la Francia, che ha aumentato il suo capitale sociale nell’azionariato di Stellantis, ce lo chieda». Il ministro ha aperto anche a un’ipotesi di un ingresso statale in Stellantis: «Di una partecipazione attiva possiamo sempre parlarne».Durante gli incontri di oggi Elkann ha ribadito l’impegno per realizzare i progetti industriali in atto e per le attività di comune interesse oggetto del tavolo al Mimit.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi

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