Il pubblico ministero è un primo attore, ma con luci e ombreLorena Loiacono Meglio degli ultimi anni ma è ancora lunga la strada per una promozione piena. Dai risultati degli ultimi test Invalsi,MACD svolti in primavera, escono luci e ombre della scuola italiana e della preparazione degli alunni che si sono sottoposti alle verifiche. In generale si sta recuperando parte di quel che era andato perduto con la pandemia e la didattica a distanza. C’è un exploit in inglese ma, alla fine, quasi un diplomato su due comunque esce dal sistema scolastico con una preparazione non adeguata in italiano e in matematica. Negli anni scorsi si superava anche la soglia del 50%. MIGLIORANO LE ELEMENTARI. Nella scuola primaria, all’ultimo anno, raggiungono il livello base in italiano il 75% degli alunni contro il 74% di un anno fa, in matematica il 68% contro il 63% del 2023 e in inglese si arriva al 95% in lettura contro l’87% di un anno fa e l’86% in ascolto contro l’81%. LE MEDIE NON DECOLLANO. I risultati del 2024 confermano che da un lato si è fermato il calo in Italiano e Matematica, riscontrato tra il 2019 e il 2021 per colpa del covid, ma dall’altro purtroppo non c’è ancora un’inversione di tendenza: gli esiti di Inglese sono in netto miglioramento ma in italiano la quota delle competenze adeguate è scesa dal 62 al 60% e in matematica resta ferma al 56%. SUD IN CRISI. Resta espiate il divario territoriale con alcune regioni del Mezzogiorno dove solo il 48% degli studenti raggiunge il livello adeguato in matematica e addirittura arriva al 39% nel Sud e Isole. MATURI A METÀ. Dagli esiti degli studenti dell’ultimo anno delle superiori emerge che un diplomato su due non è sufficiente nelle materie fondamentali: in italiano non raggiunge il livello base il 44% degli alunni, che comunque guadagnano 5 punti rispetto a un anno fa, in matematica la quota delle insufficienze sale al 48% contro il 50% degli ultimi tre anni. In inglese invece i ragazzi raggiungono gli obiettivi nel 60% dei casi per la lettura e nel 45% per l’ascolto, la quota è aumentata rispettivamente di 4 e 3 punti percentuali. LA SCUOLA MIGLIORA. «I risultati dei test Invalsi di quest'anno - ha commentato il Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara - mostrano un importante miglioramento sin dalla scuola primaria dei rendimenti dei nostri studenti». DISPERSIONE IN CALO. La dispersione scolastica implicita, per cui i ragazzi terminano gli studi senza le competenze necessarie, ha raggiunto il minimo storico dal 2019, quindi da quando sono iniziate le rilevazioni: nel 2019 era al 7,5%, nel 2021 al 9,8% anche a causa della pandemia, nel 2022 è scesa al 9,7%, nel 2023 si è attestata all’8,7% e nel 2024 ha raggiunto il 6,6%. riproduzione riservata ® Ultimo aggiornamento: Sabato 13 Luglio 2024, 15:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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