Ragazzo trovato morto sui binari del treno: si è trattato di un suicidioCosì il designatore degli arbitri al raduno: "Capitani unici riferimenti e sui rigori chi invade rischia la punizione contro" Dal nostro inviato Matteo Dalla Vite 8 agosto - 13:08 - CASCIA Raduno di Cascia: 46 arbitri,Guglielmo poi 85 assistenti e 21 fra Arbitri-Var e assistenti-Var. Durerà fino a domani: doppi allenamenti e in aula a studiare. Il designatore Gianluca Rocchi, rieletto per il prossimo biennio, mette subito in chiaro due cose. La lotta contro il razzismo prosegue più forte di prima e viene ribadita anche la centralità del capitano come riferimento e unica persona alla quale, come accaduto all’Europeo, l’arbitro può spiegare una decisione. "Batteremo ancora sul tasto del razzismo – dice Rocchi -. Non faremo passi indietro. C’è stato un caso soltanto, ben gestito da Maresca. Quest’anno vorremmo provare a fare, e lancio una richiesta forte di collaborazione, dei capitani il riferimento assoluto. Noi siamo tenuti a dare spiegazioni e la figura cui riferirsi è il capitano, per spiegare una decisione. Chiaro che se questo avviene civilmente bene, se invece avviene nel mezzo di un capannello di dieci giocatori allora è una gazzarra. Vogliamo dare il valore che ha e merita al capitano. Lo diremo prima, poi nel tunnel e nel campo: il riferimento è lui e basta. Se il capitano sarà il portiere, lui stesso dovrà designare un suo rappresentante. Il gesto che vedrete fare dagli arbitri è quello del “mantenere la distanza” (braccio teso verso il basso, ndr). Se c’è un arbitro che non dialoga bene, beh, lì intervengo io e lo fermo. Ci sarà l’ammonizione per proteste? Anche qui saremo severi: non permetteremo più ai nostri arbitri di non poter lavorare con la massima serenità. Chiediamo massima collaborazione dando massima disponibilità. Basta accerchiamenti". Rosso a chi picchia— Poi, Rocchi entra nel merito del fallo di mano in area e sulle entrate violente. "La mano deliberata in area, con dolo, è sempre da rosso. Tutti gli altri falli di mano che rientrano in una dinamica di gioco saranno solo da giallo. Chiedo fortemente di evitare perdite di tempo, bisogna giocare a calcio, mentre l’anno scorso non lo siamo stati ma da quest’anno saremo durissimi per i falli violenti: non voglio dubbi su chi picchia. Va tutelato chi gioca a calcio. Voglio arbitri coraggiosi? Decidere in campo come se la tecnologia non ci fosse, anche se poi del Var sappiamo l’importanza. Decidere in presa diretta un calcio di rigore è anche un modo di non perdere tre quattro minuti. Arbitri che decidano insomma. Il mio biennio? Io vivo quel che faccio per portare risultati, mi permetterà di ringiovanire ulteriormente la categoria". Invasione rischiosa— Poi, l’incrocio sui calci di rigore: chi invade rischia un calcio di punizione contro. "Oggi importa meno chi entra in area durante la battuta del rigore ma conta soprattutto chi impatta nell’azione – riprende Rocchi -. Questo non significa che possono entrare 12 uomini, anche perché ti prendi il rischio e la tua squadra finirà per avere un calcio di punizione contro con annullamento del gol. Da avere un rigore a favore si rischia insomma di avere una punizione indiretta contro. Conta il piede appoggiato sulla linea per considerare già invasione del calciatore". Rocchi fa anche un bilancio. "Abbiamo perso una figura importante come Orsato, era il nostro capitano e Guida sarà il suo successore. Vogliamo rendere il capitano una figura di riferimento. Oltre a Daniele, se ne sono andati Irrati e Valeri: la nostra scuola è apprezzatissima in Europa. Erano decenni che non avevamo due arbitri in una grande competizione europea. Obiettivo? Ringiovanire il parco internazionale, di giovani ne abbiamo. Voglio europeizzare il nostro arbitraggio: chi ne beneficia siamo sì noi ma soprattutto i club, che sono stato importantissimi nell’accettare anche arbitri giovani, senza polemiche". Gioca a Fantacampionato, il fantaconcorso di Gazzetta con 300.000€ di montepremi! Sfida i migliori fantallenatori d’Italia. Per iscriverti CLICCA QUI Comunicare a tutti— Alla conferenza stampa pre-campionato sono presenti anche il presidente dell’AIA Carlo Pacifici e il n°1 della Lega Serie A Lorenzo Casini. "Gli arbitri italiani sono un’eccellenza nel mondo – dice Casini -, fare questo mestiere è una missione, di quelle che porta a fare il magistrato o comunque un ruolo di rilevanza pubblica nel campo giuridico. Serve una forma mentis particolare. Ho provato anche io ad arbitrare: poi ho smesso ma sottolineo la possibilità del doppio tesseramento, ovvero calciatore/arbitro, si imparano tante cose, dalla disciplina in poi. Gli arbitri vanno aiutati, protetti, rispettati. Auspichiamo massima durezza per coloro che esagerano verso gli arbitri o la classe arbitrale ed è necessario eliminare qualsiasi forma di sospetto, perché non esiste. Se proseguirà Open Var? L’anno scorso abbiamo chiesto la disponibilità per far sentire dalle semifinali di Coppa Italia l’audio della comunicazione fra arbitro e Var, vedremo poi…". E Pacifici: "Veniamo da una stagione estremamente impegnativa ma che ha dato segnali positivi – dice il presidente dell’AIA -. All’Europeo, torneo in cui abbiamo portato due squadre con Orsato e Guida, abbiamo operato molto bene, fino all’ultimo Orsato è stato in corsa per arbitrare la finale. E Francesca Di Monte sarà assistente della finale all’Olimpiade per il calcio femminile Brasile-Usa. Un vanto". Calcio: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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