Più detenuti nelle carceri, e non si fermano i suicidiCiccio e Tore,VOL il padre chiede la riapertura delle indagini: "Chi sa cosa è ...Ciccio e Tore, il padre chiede la riapertura delle indagini: "Chi sa cosa è successo parli"Filippo Papparlardi, papà di Ciccio e Tore, torna a chiedere la riapertura delle indagini sulla morte dei suoi figli.di Chiara Nava Pubblicato il 16 Marzo 2023 alle 10:18 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatapuglia#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Filippo Papparlardi, papà di Ciccio e Tore, i due fratelli di Gravina di Puglia scomparsi nel 2006 e trovati morti nel 2008, ha chiesto di nuovo la riapertura delle indagini sulla morte dei suoi figli.Ciccio e Tore, il padre chiede la riapertura delle indagini: “Chi sa cosa è successo parli”“Se qualcuno sa qualcosa parli per arrivare alla verità” è l’appello di Filippo Pappalardi, il papà di Ciccio e Tore, i due fratellini di Gravina di Puglia scomparsi il 6 giugno 2006 e ritrovati morti nel febbraio del 2008. Dopo 16 anni da quella terribile tragedia, Filippo Pappalardi, intervenuto durante la trasmissione Storie Italiane, è tornato a chiedere la riapertura delle indagini sul caso della morte dei suoi figli, che all’epoca dei fatti avevano solo 13 e 11 anni. “In qualità di genitore voglio la verità su cosa è successo quella sera ai miei figli perché non si può vivere tutto questo tempo senza sapere nulla” ha dichiarato Filippo, che è stato in carcere per tre mesi con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere per poi essere liberato e risarcito con una somma di 65mila euro per l’ingiusta detenzione.La richiesta di riapertura della indaginiMaria Gurrado, il suo legale, ha ribadito che a breve sarà depositata in Procura la richiesta di riapertura delle indagini. “Siamo alla ricerca di qualcuno che parli e che sa cosa sia successo quella sera ai fratellini di Gravina. È passato del tempo e dal punto di vista giudiziario i bambini che erano con loro non rischiano nulla, all’epoca non erano neanche imputabili in quanto minori di 14 anni. Tutti i reati sono prescritti, ma abbiamo sete di verità” ha spiegato. Il riferimento è ai bambini che la sera della scomparsa stavano giocando con Ciccio e Tore e che secondo la famiglia non avrebbero detto tutta la verità. “Sinora si è indagato solo in direzione di Filippo Pappalardi. Noi chiediamo di rivedere a 360 gradi cosa è successo. Già nel 2014 ci abbiamo provato ma poi la richiesta è stata archiviata perché secondo i giudici non sarebbe stato utile sentire quei ragazzini perché era passato troppo tempo e i loro ricordi avrebbero potuto essere confusi” ha aggiunto l’avvocato.Articoli correlatiinCronacaFiglio salva la madre dal suicidio: la donna gli aveva annunciato il suo proposito con un messaggioinCronacaIncidente sull'autostrada Messina-Catania: un ferito graveinCronacaOlimpiadi Parigi 2024: Angela Carini si ritira dall'incontro con Imane KhelifinCronacaBoxe, Angela Carini si ritira. Il commento di La Russa: "L'aspetto in Senato per abbracciarla"inCronacaAfragola, rapina per coprire abusi sessuali: arrestati due frati e altre quattro personeinCronacaEstate 2024: 5 festival da non perdere in Francia
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