Abolire il reato di tortura infanga l’immagine delle forze dell’ordineFatture false per noleggio di ponteggi a Castellanza: sequestrati beni per oltre 420mila euro La Guardia di Finanza di Varese ha dato esecuzione al provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Gip di Busto di conti correnti bancari postali,-criptovalute due auto Suv ed un immobile di oltre 100 mq. Il responsabile della società e i rappresentanti delle 23 imprese "cartiere" sono stati denunciati I militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Varese hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal GIP di Busto Arsizio per un debito erariale contratto di 421.487,00 euro, a carico di un’impresa edile operante nel settore del noleggio di ponteggi, sita in Castellanza. In particolare, i finanzieri di Busto Arsizio, attraverso una valorizzazione trasversale delle banche dati fiscali, valutarie e di polizia in uso, anche grazie ai vantaggi offerti dalla fatturazione elettronica obbligatoria, che rende possibili interventi tempestivi nei confronti dei contribuenti meno affidabili, ha avviato un mirato controllo fiscale nei confronti di un’impresa di noleggio di ponteggi, riscontrando come si avvalesse di una serie di fatture, considerate dagli inquirenti, oggettivamente inesistenti per compensare i ricavi sostenuti. Tali documenti fiscali erano emessi da un cosiddetto network di imprese “cartiere”, peraltro, dedite a tale illecita prassi da tempo. Le società clienti erano prive di capacità imprenditoriale in quanto a loro volta evasori totali e senza una reale struttura aziendale ovvero con attività espletate incompatibili con le lavorazioni descritte. Nessuna di esse è stata inoltre in grado di fornire idonea documentazione, anche di cantiere, al fine di accertare le prestazioni asseritamente effettuate. Attraverso la ricostruzione dei flussi finanziari, le fiamme gialle sono riuscite a individuare alcuni beni intestati fittiziamente a terze persone ma di fatto acquistati con i proventi illeciti generati dalla società, ottenendo di conseguenza il recupero degli importi indebitamente sottratti alla collettività attraverso le condotte fraudolente perpetrate. Nello specifico sono stati sottoposti a sequestro preventivo conti correnti bancari e postali, due autovetture SUV ed un immobile di oltre 100 mq. Il responsabile della società, nonché i rappresentanti delle 23 imprese “cartiere” sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica per i reati di emissione e annotazione di fatture per operazioni inesistenti.L’attività della Guardia di Finanza a contrasto della criminalità economico-finanziaria prosegue mediante controlli serrati, allo scopo di assicurare una concorrenza leale e prevenire il fenomeno delle fatturazioni per operazioni inesistenti. Redazione
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