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Trofeo Silvio Berlusconi, Marta Fascina riappare in pubblico

La lezione del fucile di Anton Cechov. Il ritorno della guerra non è più impensabileIl puntoTensioni Iran-Israele: ecco che cosa sappiamoNuove indiscrezioni di fonti diplomatiche ipotizzano un'offensiva iraniana nelle prossime 24-48 ore – Teheran parla di un «dovere morale» nel punire Tel Aviv per l'uccisione di Ismail Haniyeh – La Russia,trading a breve termine intanto, starebbe rifornendo la Repubblica islamica di armamenti©ABEDIN TAHERKENAREH Giacomo Butti05.08.2024 17:32L'Iran potrebbe rispondere all'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh, attribuito a Israele, «entro le prossime 24-48 ore». Haaretz, in un articolo pubblicato questo pomeriggio, cita diplomatici impegnati nei negoziati con Teheran e Hezbollah per evitare o ritardare la rappresaglia: fra i mediatori ci sarebbe «pessimismo totale» sulla situazione. «Ci stiamo preparando a diversi giorni intensi di scambi di colpi prima che ci sia anche solo la possibilità di abbassare i toni», ha affermato un alto funzionario. L'Iran, riferiscono fonti diplomatiche, pare irremovibile sulla necessità di contrattaccare, un po' come fatto in aprile, con un'operazione in grande stile. La Repubblica islamica, si legge su Haaretz, teme che «se non risponderà, sarà percepito come una debolezza che porterà a ulteriori operazioni israeliane nel suo territorio».«Un dovere morale»Il punto di vista iraniano è stato esplicitato nelle scorse ore. Convocati gli ambasciatori stranieri presenti nella capitale, Teheran ha parlato di un «dovere morale» nel punire Israele per un atto, l'uccisione di Haniyeh su territorio iraniano, considerato come «avventurismo». Nel frattempo, l'Iran ha anche ottenuto la convocazione di una riunione d'emergenza dell'Organizzazione della Cooperazione Islamica (OIC) mercoledì a Gedda, in Arabia Saudita. Qui, secondo il Guardian, cercherà di fare pressione sugli Stati arabi affinché legittimino (anche a posteriori) azioni di rappresaglia contro Tel Aviv.Tentativi di avvicinamento agli altri Paesi del Golfo erano stati effettuati già dal defunto presidente iraniano Ebrahim Raisi, ma gli appelli al sostegno militare o alle sanzioni economiche verso Israele erano cadute nel vuoto. Ora, molti leader del Golfo sarebbero disposti a condannare le azioni di Israele, senza tuttavia andare oltre: all'Iran, riportano i media internazionali, il mondo arabo chiede moderazione.Lo zampino russoIntanto, la Russia sembra sempre più vicina a Teheran e tutt'altro che interessata a una de-escalation. All'aeroporto della capitale iraniana, secondo l'emittente israeliana Channel 14, avrebbero cominciato ad atterrare aerei pieni di armi russe. Fra questi, i temibili Iskander, missili tattici ipersonici a corto raggio, progettati per eludere i sistemi di difesa anti-area del nemico. Immagini di Flightradar, circolate su X, sembrano confermare l'arrivo di un cospicuo numero di velivoli russi a Teheran. Il sostegno del Cremlino, ne abbiamo parlato qui, evidenzia la crescente partnership militare russa con l'Iran e, secondo gli analisti, suggerisce che la Russia probabilmente mira a sfruttare Teheran e i suoi proxy (da Hezbollah agli Houthi) per affrontare indirettamente l'Occidente. Il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Sergei Shoigu, è arrivato proprio oggi a Teheran per colloqui con la leadership iraniana, compreso il presidente Masoud Pezeshkian. Rimosso dall'incarico di ministro della Difesa russo, Shoigu rimane infatti al centro della cooperazione militare russa con l'Iran, si pensi ad esempio all'utilizzo, nella guerra in ucraina, dei droni kamikaze HESA Shahed 136.Verso la guerra totale?Intanto, Israele si prepara all'impatto e, anzi, starebbe prendendo in considerazione la possibilità di un attacco preventivo contro l'Iran, dovessero emergere prove inconfutabili di un piano per aggredire lo Stato ebraico. In aprile, quando aveva preparato la sua risposta all'assassinio del generale Mohammad Reza Zahedi, l'Iran si era assicurato di informare in anticipo tutti i Paesi interessati, compresi i vicini arabi e gli Stati Uniti, dell'imminente attacco. L'operazione, insomma, era stata vista come un modo per salvare la faccia: appositamente «contenuta» (minimi i danni riportati in territorio israeliano) per evitare l'escalation definitiva. Ora, Teheran parla di una punizione che Tel Aviv «non dimenticherà», ma – come in aprile – le parti sembrano già ben informate sulle tempistiche di un eventuale attacco.Attenzione, però: presi in una guerra di umiliazione reciproca, mette in guardia Haaretz, le parti coinvolte – Israele, Iran, Hezbollah – rischiano di farsi prendere dalla foga, con la guerra totale che potrebbe essere a un passo.In questo articolo: Guerra Israele HamasIranRussiaIsraele#Spiegato

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