Pennabilli, il sindaco Giannini: "Sono nato con la camicia nera e morirò con essa". Scoppia la buferaTorna a volare nel Parco del Ticino la cicogna ferita da un’arma da fuocoUn giovane esemplare di cicogna bianca è stato liberato nei giorni scorsi nel Parco del Ticino. Per tre mesi ha ricevuto le amorevoli cure dei volontari della Lipu,-Guglielmo dopo essere stata ferita da un'arma da fuoco. Un momento di grande emozione per tuttiNella foto: i Carabinieri Forestali di Lodi, Francesca Monno, la presidente Cristina Chiappa e il direttore Claudio de Paola del Parco del Ticino con i volontari della Lipu di Magenta Un giovane esemplare di cicogna bianca è stato liberato nei giorni scorsi nel Parco del Ticino dove per tre mesi ha ricevuto le amorevoli cure dei volontari della Lipu.Il 10 aprile scorso la Cicogna bianca è stata soccorsa dal Nucleo Carabinieri Forestali di Lodi a Cervignano d’Adda e ricoverata al Centro di Recupero Fauna Selvatica “La Fagiana” della Lipu a Pontevecchio di Magenta. La radiografia ha rivelato una frattura al radio destro e una ferita penetrante al collo con coinvolgimento tracheale, entrambe causate da un'arma da fuoco.«Il successo della guarigione della Cicogna bianca è stato possibile grazie all'impegno dello staff e alle preziose cure dei volontari del CRFS, che hanno lavorato instancabilmente durante tutto il periodo di degenza – spiega Stefania Pulici, responsabile del CRFS Lipu di Magenta -. Questa liberazione rappresenta una restituzione alla natura, in particolare al Parco del Ticino, di una creatura straordinaria brutalmente impallinata. Grazie a tutti coloro che si sono dedicati a questo recupero, la cicogna può ora tornare a volare libera».La cicogna è rimasta in degenza al centro per quasi tre mesi, di cui uno con bendaggio contenitivo per mantenere a riposo l’ala destra. I veterinari del CRFS hanno inoltre anestetizzato la cicogna per eseguire una tracheoscopia, finalizzata a un courettage chirurgico della lesione cutanea sul collo.«La collaborazione fra il Parco e il CRFS LIPU "La Fagiana" non solo è tecnicamente efficace per la conservazione della fauna, ma riserva anche momenti di grande emozione per i tecnici e gli amministratori – aggiunge Francesca Monno, consigliere del Parco del Ticino -. Emozione c'è stata proprio nei giorni scorsi quando abbiamo avuto l’opportunità di condividere il rilascio di un giovane di cicogna bianca, operato e curato da mani esperte presso il CRFS. E’ doveroso un ringraziamento anche ai Carabinieri Forestali di Lodi che hanno recuperato e trasferito l’animale ferito in Fagiana. La cicogna, specie protetta in Europa dalla Direttiva Uccelli, è d’interesse per il territorio dell’Area Protetta, ma in questo caso assume anche un valore simbolico che apprezziamo particolarmente in occasione dei 50 anni del Parco del Ticino». Redazione
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