Amazon, evasione fiscale da 250 milioni: "Faremo ricorso"L'umidità amplifica l'effetto letale delle alte temperature?àrendeilcaldopiùCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella Il buon senso (e l'esperienza!) suggerirebbero di sì, eppure - sorprendentemente - per la scienza la risposta è tutt'altro che scontata.Se infatti gli esperimenti di fisiologia sembrerebbero dimostrare senza ombra di dubbio che l'umidità riduce la capacità di sopportazione del caldo, perché ostacola la sudorazione, le ricerche degli epidemiologi non trovano grandi differenze tra l'effetto letale del "solo" calore e quello, combinato, di calore e umidità. In altre parole, un'aria troppo satura di vapore non sembra sortire una grande differenza, nel numero di persone per le quali le ondate di calore risultano fatali. A che cosa è dovuta questa differenza? Umidità e calore: mentre si dibatte, la gente muore Quella evidenziata in un articolo pubblicato lo scorso anno sulla rivista Environmental Health Perspectives (EHP) e appena ripreso da Science, non è una pura questione "tecnica". Mentre temperature sempre più elevate rendono parti del mondo già inabitabili, alcuni dei Paesi più caldi (come quelli del Sud e del Sudest asiatico o del Golfo Persico) sono anche interessati da condizioni di umidità record. Capire che ruolo abbia questo secondo fattore potrebbe aiutare a intervenire in modo più preciso a tutela della popolazione. Ambiente Olimpiadi di Parigi: il caldo è un rischio per gli atleti? Calore più umidità: ricetta letale Anche solo a livello di percezione, il calore con aggiunta di umidità provoca un maggiore senso di oppressione. Il 75% del raffreddamento del nostro corpo avviene attraverso l'evaporazione del sudore nell'aria, ma se questa trattiene già molta acqua, il sudore non riesce a essere vaporizzato, e questo meccanismo di difesa dell'organismo cessa di funzionare. Vari studi dimostrano che esiste un limite fisiologico oltre il quale il corpo umano è incapace di tollerare la combinazione di calore e umidità. Un articolo che a lungo è servito da riferimento, pubblicato nel 2010, asserisce che il limite di sopravvivenza per l'uomo si trova a una temperatura di bulbo umido di 35 °C. La temperatura di bulbo umido (wet bulb temperature) è un parametro che combina calore e umidità e che si misura usando un termometro il cui bulbo sia stato avvolto in un panno umido. Più l'aria è umida, meno il termometro è raffreddato dal panno, che si asciuga per evaporazione dell'acqua. Oltre questo limite, la temperatura corporea umana inizia a salire in modo incontrollabile, arrivando a "cuocere" gli organi interni, se non si corre in fretta ai ripari. Nel 2022, uno studio che ha sottoposto volontari giovani e sani a una leggera attività fisica in una camera in cui era possibile alterare temperatura e umidità, ha concluso che si inizia a stare male a una temperatura di bulbo umido di 31 °C (che equivale a 31°C di temperatura di bulbo secco dell'aria, ma quando l'umidità è al 100%): dunque a valori di molto inferiori rispetto a quelli teorizzati in precedenza. Scienza Perché l’umidità è così insopportabile? In epidemiologia, l'umidità sembra contare poco Di contro, una serie di studi epidemiologici che hanno analizzato ampie serie di dati su temperature e mortalità in centinaia di città di decine di Paesi, e in diversi decenni, non hanno trovato associazioni significative tra umidità e mortalità. L'umidità sembra non fare un lavoro migliore della sola temperatura, nel predire quante vittime una stagione molto calda lascerà dietro di sé. Ma perché questo divario? Una possibile ipotesi è che i dati su cui si basano gli studi di popolazione trascurino colpevolmente i Paesi del Sud del mondo, dove l'umidità raggiunge i massimi livelli e i dati di letalità del meteo sono più difficili da raccogliere. Le due più importanti analisi epidemiologiche su temperatura, umidità e letalità non hanno per esempio incluso Paesi torridi, umidi e popolosi come India, Pakistan e Bangladesh. Un altro problema è che lo stile di vita sedentario dei Paesi dell'emisfero settentrionale richiederebbe livelli record di temperatura e umidità affinché i pericoli di questa combinazione risultino ben visibili. Si aggiunga che le stazioni meteorologiche all'aperto non fotografano gli effetti di calore e umidità di cui si soffre all'interno delle abitazioni. E che la popolazione più interessata dalla letalità del calore (quella anziana) ha già di suo ridotte capacità di sudorazione. L'umidità potrebbe dunque non costituire una particolare aggravante, almeno non nella misura in cui lo è per una persona giovane e sana. 12 FOTO Fotogallery 12 curiosità sul sudore VAI ALLA GALLERY Fotogallery 12 curiosità sul sudore Sudare ci salva la vita. Quando sudiamo respiriamo più velocemente, il cuore lavora di più, migliora la circolazione e il metabolismo accelera: sono tutte strategie che il nostro corpo mette in atto per normalizzare la temperatura corporea. Anche la circolazione aumenta, e così molte tossine e impurità escono dal corpo attraverso i pori della pelle. Si ritiene, inoltre, che ne benefici anche il sistema immunitario visto che, quando il corpo si riscalda, produce più globuli bianchi. Insomma, sudare non è poi così male... Foto: © Shutterstock Dimmi come sudi... Sudare per il caldo, per l'esercizio fisico o per lo stress, chimicamente parlando, è diverso. Il sudore da stress ha un odore peggiore perché viene espulso soprattutto attraverso le ghiandole apocrine, che si trovano in aree di solito ricche di peli (e batteri) come ascelle, inguine e cuoio capelluto. Foto: © Reuters/Contrasto Il sudore umano è inodore. Il sudore è acqua più o meno salata: in ogni litro di sudore ci sono da 3 a 10 g di sali minerali, soprattutto cloro, sodio e potassio. L’acqua e sale è inodore e così resta. Quello che crea il cattivo odore è il secreto lattiginoso, fatto di acqua, proteine, zucchero e ferro, prodotto dalle ghiandole apocrine, che sono annegate nel follicolo pilifero dello scalpo, delle ascelle, sul pube e nella zona intorno all’ano. Questo secreto, inizialmente inodore, è cibo appetito dai batteri, che al caldo proliferano, e producono sostanze di scarto maleolenti. Come tenere questo odore sotto controllo? Depilare o accorciare i peli per ridurre la superficie coperta da questo liquido. Lavarsi e insaponarsi accuratamente e regolarmente, insistendo sulle aree critiche. Asciugarsi bene con l’asciugamano. Foto: © Corbis Adv Sudore elettorale. Nel 1960 Nixon e Kennedy si sfidarono in tv durante la campagna elettorale per la presidenza degli Stati Uniti. Alcuni esperti di comunicazione sostengono che Nixon, fino a quel momento dato per vincente, durante il confronto perse il gradimento di molti elettori a causa del sudore: la sua fronte perlata lo rese insicuro agli occhi degli americani, che preferirono il più asciutto Kennedy. Foto: © Corbis Perdiamo da 1 a 10 litri di sudore al giorno. Anche quando non è sotto allenamento, il corpo umano perde almeno 1-2 litri di acqua ogni giorno, più della metà di quella scartata della minzione. E quando il corpo in movimento? Può sudare più di 2 litri all'ora, fino a perdere 10-12 litri di acqua al giorno. È opinione condivisa che durante l'esercizio fisico intenso un atleta può arrivare a perdere attraverso il sudore dal 2% al 6% del proprio peso corporeo. Foto: © Reuters/Contrasto Anche gli ippopotami sudano. L'ippopotamo suda una sostanza di colore rosso. Brutta a vedersi, ma - pare - molto utile: secondo gli scienziati può essere la base per ottime creme solari e per repellenti per insetti. Foto: © NPL/Contrasto Adv Sudore erotico. I ricercatori dell'Huddinge University Hospital hanno scoperto che il sudore maschile lancia messaggi chimici che la donna prontamente raccoglie: la prova è un aumento del flusso sanguigno all'ipotalamo, la regione del cervello deputata al controllo delle funzioni viscerali e, fra queste, della riproduzione. Nella foto, una modella del calendario Pirelli 2015: sexy e sudata. Foto: © Balawa Pics /IPA Le ghiandole sudoripare. In media il nostro corpo ha tra i 2 e i 4 milioni di ghiandole sudoripare. La maggior parte si trova sui palmi delle mani e sui piedi. La loro struttura è abbastanza semplice: sono gomitoli di tubicini che hanno a una estremità la ghiandola, a contatto con il reticolo della circolazione superficiale, e all’altra estremità il poro, verso l’esterno. Come i portinai raffreddano i marciapiedi usando la canna dell’acqua, così questi tubicini prendono l’acqua calda dal sangue e la versano fuori, sulla pelle calda di sole: l’acqua evapora (passa dallo stato liquido a quello gassoso) e questa evaporazione toglie calore alla pelle. Le donne ne hanno di più ma quelle degli uomini producono più sudore. Nella foto, l'uscita di un dotto sudoriparo ingrandito. Foto: © SPL/Contrasto Il sudore salato. Se il vostro sudore a contatto degli occhi punge o ha un sapore salato e lascia striature bianche sulla pelle o sui vestiti, siete ufficialmente dei sudatori "salati". Attenzione: una sudata salata significa che avete bisogno di reintegrare gli elettroliti essenziali persi. Bevete più del solito! Nella foto, la visione al microscopio elettronico della pelle con goccioline di sudore appena secrete. Foto: © SPL/Contrasto Adv Sudare troppo. La sudorazione eccessiva si chiama iperidrosi: ne soffre il 3% della popolazione mondiale. Sudano più gli obesi dei magri, gli emotivi degli imperturbabili. Si suda di più in condizioni di ansia o di stress. Dopo i 60 anni maschi e femmine sudano meno, da qui il maggior rischio nelle ondate di calore. Foto: © Corbis Animali sudati. Anche primati e cavalli sudano attraverso le ascelle. E sudano anche le mucche, ma lo fanno attraverso il naso. I cani invece, sudano soltanto dai cuscinetti plantari dei piedi. Nella foto, un cavallo fa una sauna in una clinica in Germania per cavalli. Foto: © LAIF/contrasto Si suda di più da nudi. Denudarsi? Non sembra essere la soluzione corretta: durante la Seconda guerra mondiale i ricercatori hanno messo un gruppo di volontari nel deserto californiano: alcuni in divisa da fatica verde oliva, altri con l’uniforme estiva beige, e altri quasi nudi. Questi ultimi sudavano il 30% più degli altri: la pelle non protetta assorbe più calore dall’ambiente. Meglio imitare l’abbigliamento dei popoli esposti da sempre al caldo: le palandrane svolazzanti e lunghe fino ai piedi, in fibre naturali e leggere, hanno il compito di lasciar passare l’aria determinando con il movimento una sorta di vento artificiale, che fa evaporare il calore e crea un’intercapedine ai raggi del sole. L’opposto degli abiti occidentali, spesso aderenti soprattutto nei punti critici. Foto: © Elliott Erwitt/Contrasto Adv Approfondimenti Curiosità Perché i capelli si increspano con l'umidità? Curiosità Un po' di scienza del bucato Salute Perché l’umidità è così insopportabile? Ecologia Quando il caldo è davvero troppo? 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