«Facendo l'animatore imparo ad ascoltare. E a prendermi responsabilità»Sono arrivate le motivazioni della sentenza su Alessia Pifferi,VOL condannata all'ergastolo per aver abbandonato a casa per cinque giorni e mezzo la piccola Diana, morta «di stenti e disidratazione». La donna, scrive la Corte d'Assise di Milano nella sentenza dello scorso 13 maggio, è stata animata da un «futile ed egoistico movente», ossia «regalarsi un proprio spazio di autonomia, nella specie un lungo fine-settimana con il proprio compagno», «rispetto al prioritario diritto/dovere di accudire la figlioletta» di un anno e mezzo. «Elevatissima gravità umana»La bimba fu trovata senza vita il 20 luglio 2022 in un lettino da campeggio con a fianco solo un biberon e una bottiglietta d'acqua vuoti. Pifferi, scrivono i giudici, ha commesso un reato di «elevatissima gravità, non solo giuridica, ma anche umana e sociale». La donna, 37 anni, in aula ha tenuto un atteggiamento caratterizzato da «deresponsabilizzazione», accampando «circostanze oggettivamente e scientemente false», accusando il compagno di «essere stato l'artefice 'morale' dell'accaduto». Sintomi di una «carente rielaborazione critica». Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Agosto 2024, 20:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Banksy, la nuova opera contro il cambiamento climatico? La chioma intorno all'albero potato la mette lui con la verniceHotel Abi d’Oru di Porto Rotondo, l’inedito progetto olfattivo 2024 dedicato all’essenza della Sardegna Mamma e papà morti di tumore a una settimana di distanza, lasciano due bambine: «Adesso sono stelle che brillano nel cielo»«KLM mi ha smarrito il bagaglio. Cinque giorni per riaverlo, nessun rimborso (neanche l'acqua) e molestie alla consegna»Triani: educare alla fede ad ogni età. Preti e laici, strade da condividere