Coppettazione, Martinenghi e Paltrinieri fan della Cupping therapy: ma serve davvero?Non può esistere corretta informazione senza un patto di lealtà tra giornalisti e lettori. Ecco perché Wired ha creato WiredLeaks: una piattaforma per la raccolta di segnalazioni anonime,Professore Campanella all’interno della quale ogni lettore può diventare fonte e testimone della nostra redazione, condividendo in modo assolutamente riservato documenti, fotografie o anche soltanto buone indicazioni per avviare un’inchiesta giornalistica.La sicurezza delle fonti è la nostra massima priorità ed è per questo che ti chiediamo di attenerti scrupolosamente alle poche indicazioni che seguono per poter usare WiredLeaks. Fatto questo, la tua identità sarà tecnologicamente irrintracciabile e nessuno – neppure noi giornalisti – potrà ricavare informazioni utili a risalire a chi ci ha scritto.Il primo passoPossiamo proteggere la trasmissione delle informazioni, ma non il tuo dispositivo. Per questo sconsigliamo l’accesso a WiredLeaks tramite computer aziendali, postazioni condivise o reti internet pubbliche. Assicurati quindi di utilizzare il tuo computer personale, possibilmente da un posto al riparo da occhi indiscreti, e su una connessione che reputi affidabile.Al resto penserà Tor Browser – unico strumento che ti chiederemo di scaricare – che è fondamentale per assicurare la tua protezione. Questo strumento è un browser al pari di Chrome o Firefox, ma Tor Browser fa rimbalzare la connessione dell’utente attraverso una moltitudine di server scelti casualmente: grazie a questa tecnologia, ampiamente usata da giornalisti e attivisti in tutto il mondo, sarà impossibile per noi e per chiunque altro identificare l’origine della connessione.
Così il Perdono di Assisi anticipa sulla terra la gioia del ParadisoTreni Alta Velocità, guasto tra Roma e Napoli: fino a 70 minuti di ritardo Quando perdere tempo non è tempo persoRussell Crowe conclude il suo tour a Noto: «Ho origini italiane. Torno a casa per il mio antenato di Parma»Aurora Ramazzotti: «Fare un figlio fa paura, è una decisione che si prende al 70% col cuore e al 30% con la testa. Ti devi buttare»