Giorgetti, la prossima manovra sarà seria e responsabile - Tiscali NotizieL'ex campione olimpico ha commentato il suo quinto posto nella finale dei 100: "9''85 non è un tempo da buttare via,ETF anzi. Ma non è bastato. Nella vita bisogna sapersi rialzare dopo una caduta. Il dolore alla gamba? Solo un crampo" Lorenzo Franculli Giornalista 4 agosto 2024 (modifica alle 22:48) - MILANO Marcell Jacobs non nasconde la delusione. Lo sprinter ha mancato il podio dei 100 per 4 centesimi. E gli brucia: "Non posso essere contento, anche se il tempo di reazione dai blocchi è stato ottimo poi c'è stata una fase dove dovevo continuare a spingere e non ci sono riuscito. Io però ho dato più del 100 per cento, ho spinto al massimo. Ho lavorato così tanto e duramente in questo periodo e avrei voluto conquistare una medaglia anche se 9''85 non è un tempo da buttare via, nelle passate edizioni si saliva sul podio, questa volta no. Fa parte del gioco, mi dà soddisfazione dopo un anno e mezzo difficile, ma non troppo". umiltà— Jacobs è sincero e riconosce la forza dei suoi avversari: "Hanno corso più veloce di me, sono stati più bravi. Volevo essere io a festeggiare un oro olimpico, ma la mia carriera non finisce qui, Anzi. ci sono altri quattro anni da affrontare insieme. Nella vita bisogna sapersi rialzare dopo che si cade. Non sono arrivato in fondo ma è uno step per progredire". nessun infortunio— Jacobs a fine gara si è toccato la coscia destando preoccupazione, ma ha voluto rassicurare tutti sulla fasciatura. "Dolore alla coscia sinistra? No, solo un crampo, forse non ero ben idratato. Lo risolviamo domani. E sono pronto a scendere in pista con la 4X100". Atletica: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
Meloni: preoccupata per Libano, Israele non cada in trappola - Tiscali NotizieAnche in Italia è arrivata la “polizia predittiva” per fare sicurezza urbana Il codice degli appalti è in bilico tra obiettivi coraggiosi e incognite politicheArriva il passo indietro del primo avvocato robot negli UsaEuropee: Conte, 'Vota Giorgia', un’idea triste e vecchia della politica