L
o
a
d
i
n
g
.
.
.
criptovalute 2024-12-18 BlackRock

Fantasanremo, anche Domani ha la sua lega. Iscriviti alla gara (inutile) con giornalisti e lettori

“Green Border”, il confine verde della speranza mutilata. Tra azione e caos nel silenzio della natura - Tiscali NotizieCronaca esteri>“Noi dell’Azov non siamo affatto nazisti,investimenti siamo nazionalisti ucraini”“Noi dell’Azov non siamo affatto nazisti, siamo nazionalisti ucraini”Dmytro Kuharchuck e la connotazione ideologica di un reparto molto controverso: “Noi dell’Azov non siamo affatto nazisti, siamo nazionalisti ucraini”di Giampiero Casoni Pubblicato il 25 Marzo 2022 alle 08:33 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataguerrarussiaucrainaIntervistato da Fabio Tonacci di Repubblica il 31enne Dmytro Kuharchuck lo ha voluto precisare: “Noi dell’Azov non siamo affatto dei nazisti, siamo nazionalisti ucraini”. Chi è  Kuharchuck? Si tratta di un ex politico e veterano del Donbass che oggi riveste il ruolo operativo di comandante del secondo battaglione del reggimento “nero” di Kiev. Ed ha voluto spiegare perché l’immagine del reparto è sbagliata. “Noi dell’Azov non siamo affatto nazisti”Sulle accuse di nazismo ha spiegato che “c’è una ragione. L’Azov ha sempre detto che l’Ucraina si doveva preparare alla grande guerra contro la Russia, perché prima o poi ci avrebbe attaccato. I nostri politici però non ci credevano, la nostra posizione per loro era sconveniente. Ecco perché ci hanno affibbiato l’immagine di estremisti nazisti”. E le foto con le svastiche ed i saluti romani? Kuharchuck non ha dubbi, sono vere ma non qualificano il corpo. Perché “gente del genere si trova anche nella polizia, nella Guardia nazionale e in diversi gruppi sociali”. “Prima ne avevamo, ma adesso non più”“Noi ne avevamo una piccola percentuale, ora non più. Il nazismo è lontanissimo da me. La nostra posizione ufficiale, come Azov, è un’altra: siamo nazionalisti ucraini”. Poi spiega: “Abbiamo anche russi, bielorussi, georgiani, croati, americani, inglesi, francesi. A Mariupol, nel 2014, avevamo un italiano. Nessuno di noi è pagato, siamo volontari. E tra gli effettivi dell’Azov ci sarebbero perfino dei russi: “Anni fa a Mariupol erano 50. Non combattono solo per l’Ucraina, ma per il concetto più ampio di libertà: la Russia è la negazione della libertà, l’Ucraina, invece, ne è il sinonimo”. Articoli correlatiinCronaca esteriIncidente sulla Statale 16, scontro tra tre auto: carreggiata temporaneamente chiusa al trafficoinCronaca esteriMeteo Ferragosto 2024, le previsioni: caldo afoso e notti tropicaliinCronaca esteriClima, il 2024 potrebbe essere l'anno più caldo di sempre: cosa dicono i datiinCronaca esteriIncidente nella notte a Canegrate: feriti cinque giovani ragazziinCronaca esteriTorino, esce di casa e lascia da sola la figlia di 3 anni: arrestata per abbandono di minoreinCronaca esteriIncidente a Spoleto: morto un 23enne

Migranti in mare. Respingimento in Libia, segreto di Stato in Italia. Approda in Procura il caso Vos Triton - Tiscali NotizieMorti sul lavoro: dallo stillicidio quotidiano alle stragi periodiche. Il “che fare” è già scritto nelle leggi - Tiscali Notizie L’invidia è brutta come una cimice, ma ci racconta qualcosa di noiOccorre studiare meglio la Guerra civile spagnola nelle scuoleCaso Santanchè: oggi in Senato il voto di sfiducia

VOL