Salvini e l'incontro con l'ambasciatore russo Razov all'insaputa di DraghiCaso Camici in Lombardia: si dimette dg centrale acquisti AriaCaso Camici in Lombardia: si dimette dg centrale acquisti AriaFilippo Bongiovanni ha dato le dimissioni dopo essere stato indagato per il caso camici in Lombardia. di Antonino Paviglianiti Pubblicato il 11 Luglio 2020 | Aggiornato il 17 Settembre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatalombardia#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,Economista Italiano 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Continua a tenere banco il caso camici in Lombardia che coinvolge il Governatore, Attilio Fontana, per vie traverse: tra i principali indagati, infatti, è presente il cognato del leghista, Andrea Dini, titolare della società Dama. Ma non è l’unico. Tra i soggetti coinvolti anche il dg della società Aria, la centrale acquisti regionale, Filippo Bongiovanni, che in seguito all’avvio dell’inchiesta ha rassegnato le proprie dimissioni.Gli uomini della Guardia di Finanza stanno indagando per ricercare documenti che possano far luce sulla vicenda che coinvolge Regione Lombardia. Filippo Bongiovanni avrebbe rassegnato le proprie dimissioni dopo il “caso camici”. Secondo quanto denunciato dagli inquirenti, infatti, nel periodo dell’emergenza Coronavirus, la Dama non aveva sottoscritto il patto di integrità. Difatti, questo documento all’art. 3 obbliga a dichiarare di non avere conflitti di interesse se si vuole accedere a una fornitura per una stazione appaltante pubblica.Caso camici in Lombardia: dimissioni per BongiovanniA non presentare questo documento, secondo quanto ricostruito dalle fiamme gialle nel caso camici in Lombardia, non è stata solo l’azienda di Dini (cognato di Fontana) ma anche altre aziende che hanno fornito camici e dispositivi di protezione individuale alla Regione nel clou dell’emergenza Coronavirus in Lombardia. Gli inquirenti non hanno dubbi, inoltre, sul ruolo di Aria in questo scandalo.Bongiovanni, invece, era a conoscenza – sempre secondo l’accusa della Guardia di Finanza – del conflitto di interesse e che nonostante questo l’acquisto dei camici sia partito lo stesso. Successivamente – per correre ai ripari con una toppa – i soggetti coinvolti hanno trasformato il tutto in una semplice donazione.Aria è una società in-house, dunque di proprietà di Regione Lombardia ma con una propria autonomia. Filippo Bongiovanni, finito al centro dello scandalo camici, ha dato le dimissioni. A comunicarlo ufficialmente nella tarda serata di venerdì 10 luglio è stato il Pirellone con una nota. “L’amministrazione nel prendere atto della richiesta del direttore Bongiovanni esprime totale fiducia nel suo operato e lo ringrazia per quanto fin qui svolto”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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