Citroën, 100 anni di rivoluzioni in Italia

Dal falso figlio alla falsa banca, ecco le truffe online del 2024La dieta mediterranea riduce lo stress e il disagio mentale,analisi tecnica lo rivela uno studio americano pubblicato su "Nutrition and Health". Si allungano così i già noti benefici associati al modello alimentare eletto dall'Unesco come patrimonio culturale intangibile dell'umanità. Il team di ricercatori dell'università di New York e di Binghamton, ha indagato gli effetti della dieta mediterranea su corpo e psiche: «La dieta mediterranea – affermano gli scienziati – può essere associata a una diminuzione delle componenti negative dello stress percepito e a un'amplificazione dei suoi aspetti positivi». Qual è la dieta mediterranea e in cosa si distingue da quella occidentale?La dieta mediterranea è ricca di grassi sani e cibi salutari, quella occidentale è formata da alimenti trasformati ad alto indice glicemico e di bassa qualità. Ma come fa la dieta mediterranea a incidere sullo stress? Per rispondere a questa domanda i ricercatori e i loro studenti hanno condotto un sondaggio su oltre 1.500 persone, chiedendo loro quali tipi di cibi mangiassero e valutando i loro livelli di stress percepito.Utilizzando un modello di apprendimento automatico, sono quindi giunti a una conclusione: «Il consumo di componenti della dieta mediterranea è associato a livelli più bassi di stress percepito e di disagio mentale, mentre il consumo di componenti della dieta occidentale è correlato a stress percepito e a disagio mentale».La ricerca del gruppo statunitense è ancora in corso. Il prossimo obiettivo del gruppo è capire come gli alimenti influenzino la funzione cerebrale e i comportamenti. Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Agosto 2024, 10:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

Rebus Rai, centrodestra verso vertice per le nomine: ecco quandoAntonino Cannavacciuolo, al via il social contest “Impiatto Forte” di Vicolungo The Style Outlets: i tre finalisti si sfideranno davanti allo chef Jacobs pronto per i 100 metri: "Ecco chi temo di più. Non è Lyles..."«Cimici dei letti nelle valigie e nei vestiti, sono sempre con noi. E sopravvivono senza cibo per un anno»: l'allarme dell'entomologoDalla diversificazione alle buone pratiche