Una società giusta? Etica e conveniente. L'intuizione di san PaoloParigi,trading a breve termine 10 ago. (askanews) – “Sicuramente siamo contentissimi. Diciamo che il secondo oro, quando abbiamo ricominciato dopo aver vinto il primo, sapevamo che sarebbe stata veramente la sfida più difficile. Riuscire a portarlo a casa è veramente una grande soddisfazione”. Lo ha detto a Casa Italia Ruggero Tita, che con Caterina Banti ha confermato l’oro di Tokyo nella vela Nacra 17. “Il nostro unico punto di forza – ha aggiunto Banti – credo sia una grandissima determinazione, una grandissima dedizione e spirito di sacrificio, una grandissima voglia di lavorare sodo, quindi ecco, mettersi in gioco e lavorare porta lontano. “Già è stato difficile vincerne una e ci siamo rimasti in barca dopo Tokyo con l’obiettivo di vincerne un’altra sono stati tre anni molto duri ma abbiamo raggiunto il nostro obiettivo penso che abbiamo bisogno ancora di qualche giorno per realizzare a pieno ma penso che entrambi ci siamo levati un bel peso dal petto”, ha detto ancora Caterina Banti. “Io penso – ha concluso Tita – che la pressione più grande non sia quella che arriva dall’esterno, quella che ti mettono le situazioni che hai intorno, ma è veramente quella che hai tu con te stesso, quella di dover almeno eguagliare il tuo risultato, almeno eguagliare il tuo te stesso di quattro anni prima. E riuscendo a raggiungere quello devo dire che, come dice Cate, ci si toglie un gran peso”. -->
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