Chi ce l'ha fatta e chi no. Trionfo Meloni, molto bene Vannacci e SalisAsconaLa lettera del Papio ai genitori: «I fatti non sembrano toccare l'attività del prete in Collegio»In seguito al fermo del cappellano,investimenti accusato di atti sessuali con fanciulli, il rettore e il vicerettore dell'istituto prendono posizione©Chiara Zocchetti Red. Online09.08.2024 14:31I vertici del Collegio Papio di Ascona hanno inviato una lettera a genitori e alunni in seguito al fermo di polizia ai danni del cappellano e docente dell'istituto, don Rolando Leo. Il prete è accusato di atti sessuali con fanciulli, coazione sessuale, atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere e pornografia. Nella missiva ricevuta anche dal CdT il rettore e il vicerettore dell'istituto hanno sottolineato che «i fatti non sembrano toccare l’attività in collegio». I due si sono detti «sconcertati e addolorati» e hanno affermato che stanno «facendo quanto possibile per iniziare in modo sereno l’anno scolastico». Di seguito il testo della lettera:«Stimatigenitori,care allieve e cari allievi,desideriamo prendere contatto con voi a seguito dellenotizie che ci hanno raggiunto concernenti don Rolando. In merito alla versione dei fatti ci atteniamo alcomunicato stampa della Diocesi (vedi sotto). Precisiamo solo che a tutt'oggi i fatti non sembranotoccare l’attività di don Rolando in Collegio. Siamo ovviamente sconcertati e addolorati come voi estiamo già facendo quanto possibile per iniziare in modo sereno l’annoscolastico. Dignità e rispetto della persona restano, come sempreanche in passato, al centro delle attenzioni del Collegio. In attesa di rivedervi restiamo a disposizione perascoltare il vostro disagio». Il comunicato stampa della Diocesi:«La Curiavescovile comunica che a seguito di una segnalazione giunta direttamente all’Amministratoreapostolico S.E. mons. Alain de Raemy, dopo un attento esame ed accompagnamentoda parte della Commissione di esperti in caso di abusi sessuali in ambito ecclesiale,trasmessa agli organismi giudiziari competenti d’accordo con la persona vittimae secondo quanto previsto dallenormative vigenti, il Ministero pubblico ha avviato un’indagine nei confronti di un Presbitero incardinatonella Diocesi di Lugano. Le ipotesi di reato sono quelle di atti sessuali confanciulli, coazione sessuale, atti sessuali con persone incapaci di discernimentoo inette a resistere, pornografia.Nelfrattempo, sono stati compiuti i passi previsti in ambito canonico e ilPresbitero in questione è stato sospeso cautelativamente dall’esercizio delministero, in attesa che vengano chiarite le sue responsabilità a livellopenale. Siamo fiduciosi che l’opera dell’autorità giudiziaria possa giungere intempi rapidi a determinare l’esattafisionomia dei fatti accaduti. Data la delicatezza della fattispecie e per rispettodi tutte le persone coinvolte, non verranno rilasciate ulteriori dichiarazionie per qualsiasi richiesta si rimanda al Ministero pubblico».
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