L
o
a
d
i
n
g
.
.
.

Superbonus, Forza Italia è contro la decisione di cancellarlo

Vicino al Cremlino e contro le armi all’Ucraina. Chi è Robert Fico, il premier della Slovacchia vittima di un attentatoCon 336 voti a favore,Economista Italiano 163 contrari e 39 astensioni l’organo di rappresentanza dell’Unione ha chiesto al Consiglio Ue di avviare la revisione del trattato, per modificare l’articolo 3 e garantire l’interruzione volontaria di gravidanza sicura e legale, oltre all’assistenza sanitaria sessuale e riproduttivaIl diritto all’aborto sicuro e legale deve far parte della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue. Lo ha chiesto il parlamento europeo, approvando una risoluzione con 336 voti a favore, 163 contrari e 39 astensioni, che sollecita un’iniziativa del Consiglio dell’Ue per avviare la revisione del trattato. L’impulso è stato dato da Renew Europe, che ha presentato la richiesta di modifica due anni fa, con l’obiettivo di garantire il diritto a tutte le donne dei paesi dell’Unione europea, viste le recenti politiche dei governi conservatori e sovranisti, come Polonia e Ungheria. «I diritti delle donne non devono mai cadere vittime del populismo», ha affermato la presidente di Renew Europe Valérie Hayer. «Mentre la destra radicale europea – ha spiegato – lavora duramente per trovare nuovi modi per portare avanti la sua agenda reazionaria, noi dobbiamo rimanere in prima linea ed essere più risoluti che mai nel sostenere i diritti delle donne. È giunto il momento che il diritto all’aborto sia sancito dalla legge per tutti e tutte le europee. Il tuo corpo, i tuoi diritti». La risoluzioneNel testo si chiede di modificare l’articolo 3 della Carta inserendo la garanzia di un’assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva e il diritto all’aborto sicuro e legale: «Ognuno ha il diritto all’autonomia decisionale sul proprio corpo, all’accesso libero, informato, completo e universale alla salute sessuale e riproduttiva e a tutti i servizi sanitari correlati senza discriminazioni, compreso l’accesso all’aborto sicuro e legale».   «I deputati condannano l’arretramento dei diritti delle donne e tutti i tentativi di limitare o eliminare le protezioni esistenti per la salute e i diritti sessuali e riproduttivi e l’uguaglianza di genere in atto a livello globale, compresi gli Stati membri dell’Ue», recita il testo della risoluzioneIl documento esorta i paesi Ue a depenalizzare completamente l’aborto, come prevedono anche le linee guida dell’Oms del 2022 e a rimuovere e combattere gli ostacoli all’ivg, invitando la Polonia e Malta ad abrogare le loro leggi e altre misure che lo vietano e lo limitano. È stata poi inserita la condanna delle prassi di alcuni stati membri, in cui il diritto è negato dai medici, in certi casi da intere istituzioni mediche con lo strumento dell’obiezione di coscienza. Spesso accade, dicono i parlamentari, in situazioni in cui un eventuale ritardo può mettere in pericolo la vita o la salute della paziente.Come accade in Italia, dove l’accesso al diritto è sempre più difficile e la percentuale di obiettori di coscienza sempre più alta.I gruppi anti-choiceI membri del parlamento Ue hanno espresso preoccupazione per l’aumento dei finanziamenti ai gruppi anti-choice, cioè contro la libera scelta, molto attivi nei paesi dell’Unione europea, come in Italia, e in tutto il mondo. Si è quindi chiesto alla commissione di assicurarsi che questi gruppi non ricevano finanziamenti, viste le politiche contro i diritti riproduttivi e i diritti delle donne in generale. Le tecniche per interrompere la gravidanza dovrebbero essere parte obbligatoria del curriculum dei medici e degli studenti di medicina, scrivono gli europarlamentari. I paesi dell’Unione, proseguono, dovrebbero garantire l’accesso a tutti i servizi relativi alla salute sessuale e riproduttiva, e ai relativi diritti, compresa l’educazione sessuale e affettiva adeguata all’età dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze. L’impulso della FranciaLa decisione del Parlamento Ue è arrivata dopo l’introduzione del diritto all’interruzione volontaria di gravidanza nella Costituzione francese. Il presidente Emmanuel Macron aveva infatti esortato l’Unione europea a inserire il diritto nella propria carta. Le formazioni di sinistra dell’Europarlamento – tra cui il Partito socialista europeo, Renew e altre – hanno consentito l’approvazione a pochi mesi dalle elezioni, previste dal 6 al 9 giugno, che potrebbero cambiare gli equilibri e la compagine. Una risoluzione che però non è vincolante e che non permette la modifica immediata dell’articolo della Carta dei diritti fondamentali.  EuropaIl diritto all’aborto in Costituzione: persino la Francia con Le Pen dà lezioni al governo MeloniFrancesca De Benedetti© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi

Gennaro Sangiuliano: "Dante fondatore del pensiero di destra in Italia"Social e satelliti, un faro sulla guerra in Sudan: in 10 mesi 108 villaggi sono stati dati alle fiamme Gaza, stallo nelle trattative tra Hamas e Israele. Occupata l’università di Napoli per gli accordi con IsraeleDalla Spagna sbuca un nuovo estremismo di destra, incarnato dal partito Se acabó la fiesta (Salf)Mezzaluna rossa, l’esercito israeliano assedia l’ospedale Al Amal a Gaza. Guterres chiede il cessate il fuoco immediato

VOL

  • VOL
  • Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella
  • trading a breve termine
  • MACD
  • trading a breve termine
  • Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella
  • MACD