Giorgia Meloni interviene al B7: "Transizione green senza dimenticare il nucleare"Modello Austria per l’Ucraina,èequantoèCapo Analista di BlackRock cos’è e quanto è realizzabile davveroModello Austria per l’Ucraina, cos’è e quanto è realizzabile davveroFra neutralità "congelata" e neutralità perpetua starebbe vincendo il cosiddetto modello Austria per l’Ucraina, ma serve una modifica della Carta del 2019di Giampiero Casoni Pubblicato il 9 Marzo 2022 alle 11:36| Aggiornato il 25 Marzo 2022 alle 11:32 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataAustriarussiaucrainaIl modello Austria per l’Ucraina, cosa sia e quanto sia realizzabile è oggetto secondo un articolo del Corsera del lavorio che le diplomazie internazionali stanno conducendo per mettere fine alla guerra anche con nuove rotte costituzionali. Rotte che però dovrebbero essere ovvio appannaggio terminale di Kiev e del presidente Volodymyr Zelensky che nel suo ruolo di leader-conducator invece pare starci comodissimo. Il modello potrebbe non essere più quello della Finlandia, ma dell’Austria. Ma che significa? Che Putin potrebbe perfino accettare che la guerra finisca e che Zelensky resti in piedi, ma a precise condizioni.Modello Austria per l’Ucraina, la Finlandia è troppo pocoLa prima è quella della “neutralità perpetua”, perciò bisognerebbe cambiare la Costituzione del 2019 che neutrale non è affatto, dato che prevede esplicitamente l’orbita atlantica. Ma la Finlandia? Ne aveva parlato nei giorni precedenti la guerra il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Il modello originario era perciò quello di un paese che non aveva resettato comparaggi con la Nato, ma che li aveva congelati per un lungo periodo di tempo, quanto basta a Putin, prossimo ai 70 anni, per uscire di scena senza l’aureola del capo che ha perso pezzi per strada.Quando Mosca ingiunse a Vienna di non schierarsi maiLa Finlandia in piena Guerra Fredda ma senza ceppi costituzionali non volle stare con nessuno, né con l’Urss che prima della seconda guerra mondiale le aveva mosso guerra né con l’Occidente che tranne le brigate volontarie non aveva alzato un dito per difenderla. La situazione dell’Austria è diversa nella misura in cui Vienna ha sancito la sua neutralità in Costituzione fin dal 1955. Lo stato uscito dal secondo conflitto mondiale aveva un po’ l’onere del comparaggio con il nazismo (l’Austria fu annessa dall’austriaco Hitler) un po’ quello di una nazione a cui l’Urss, che lì vicino aveva ormai il confine slavo, strappò la promessa di non schierarsi mai facendolo sotto il naso dell’Occidente.Articoli correlatiinPoliticaFrancia, arrivata la decisione del presidente Macron: accettate le dimissioni del governo AttalinPoliticaTensioni internazionali, il Cremlino avverte: le capitali europee potrebbero diventare obiettivi di ritorsioneinPoliticaLa decisione di Meta è ufficiale: rimosse le restrizioni a Trump su Facebook e InstagraminPoliticaMaternità surrogata, stretta della Lega sul disegno di legge FdI: fino a 10 anni di carcereinPoliticaZelensky: "Summit storico". Oltre 100 delegazioni in Svizzera al Vertice Globale per la PaceinPoliticaGli Stati Uniti annullano il divieto di fornitura alla Brigata Azov
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