Visibilia, Santanchè indagata per falso in bilancio. Ma la ministra di FdI nega: “Ho venduto le mie quote”L'intervista del tecnico dell'Atalanta all'Eco di BergamoGian Piero Gasperini - Fotogramma /Ipa08 agosto 2024 | 10.51Redazione AdnkronosLETTURA: 1 minuti.social-icon-cont a.ico-verify { background: transparent;}.arpage .social-share .social-icon-cont a.ico-verify img { width: 116px;height: 32px;padding: 0;margin-right: 10px;} "La situazione di Koopmeiners è andata benissimo fino alla scorsa settimana,VOL poi il giocatore ha deciso di andare alla Juventus, ha già un accordo, si sente stressato e ha deciso di non giocare e non allenarsi più con noi". Lo dice il tecnico dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, intervistato da "L'Eco di Bergamo". "E con questo atteggiamento non può essere utile né alla squadra, né ai suoi compagni. La società a sua volta ha assunto un atteggiamento molto fermo, perché si sente ricattata da questa situazione. Diversa dalle altre (tante) volte in cui l’Atalanta ha venduto qualche pezzo pregiato alle big".Per quanto lo riguarda, continua il tecnico, "ho un accordo con l'amministratore delegato e con il presidente per il prolungamento per due stagioni, gli accordi che ho fatto con loro sono sempre stati rispettati"."Potrebbe essere formalizzato prima dell'inizio del campionato, ma questo non è mai stato un problema. Come non lo sono mai stati i soldi. Mi aspettavo un contratto un po' più lungo, quello sì, perché avrebbe voluto dire ripartire sul progetto, ma sono felice lo stesso. Per me l'importante è la parte tecnica. Ma capisco che, dopo questi imprevisti pesantissimi, da parte mia ci voglia pazienza", conclude.{ }#_intcss0{ display: none;}#U117119546144nE { font-weight: bold;font-style: normal;}
Ora il Libano spaventa: il governo invita gli italiani a rientrareNotizie di Politica italiana - Pag. 134 Palazzo Chigi ai ministri, Meloni è “il Presidente”. Poi la precisazione: “Chiamatemi pure Giorgia”Giuliano Castellino bloccato fuori da Montecitorio, Taormina si indignaViviamo nell’epoca dei grandi incendi: colpa della siccità e dell’uomo