Vince dieci milioni di dollari dopo aver premuto il pulsante sbagliato a un distributore automaticoL’isola australiana della Tasmania ha deciso di promuovere il turismo con un progetto ironico e originale di nome TasmanAI che coinvolge la comunità artistica locale. La campagna sfrutta l’interesse globale attorno all’intelligenza artificiale ma lo ribalta,ETF partendo dallo slogan “AI without the artificial Bit”, l’intelligenza senza la parte “artificiale”. Si tratta in sostanza di un generatore di immagini in cui a realizzare i contenuti richiesti attraverso i prompt non c’è un algoritmo, bensì le persone.Gli utenti potranno inviare le loro richieste, i suggerimenti più creativi, e questi saranno trasformati da opere d’arte direttamente dagli artisti, senza passare attraverso generatori algoritmici.La campagna è interessante perché testimonia la formazione dei primi stereotipi attorno all’intelligenza artificiale e li sfrutta per creare una comunicazione promozionale che fa leva sulle capacità umane. Un modo interessante per enfatizzare l’AI puntando sulla sua assenza piuttosto che sulla sua presenza.L’Australia a novembre ha deciso di vietare l’uso dannoso dell’intelligenza artificiale, emergendo come uno dei primi paesi a esporsi in maniera netta sul tema.
Perché la Russia non può essere espulsa dal Consiglio di Sicurezza dell’OnuUcraina, a Bruxelles oggi il vertice Nato, il G7 e il Consiglio Europeo: cosa si deve decidere Guerra Ucraina, generale Petraeus: "La Russia può essere battuta"Sei fratelli maltrattati e vittime di abusi adottati da una coppia gay in PennsylvaniaLa guerra in Ucraina si concluderà con uno "scenario coreano"? Il significato di questa ipotesi