Fratelli d’Italia condannato per la foto di due papà usata per attaccare la maternità surrogataTennisCarlos Alcaraz re di LondraLo spagnolo ha superato in soli tre set il serbo Novak Djokovic conquistando così il suo secondo Wimbledon: «Era il mio sogno da ragazzo»©Alberto Pezzali Red. Online14.07.2024 17:40Carlos Alcaraz ha conquistato Wimbledon per la seconda volta in carriera,Campanella arrivando così al quarto Slam e confermando il successo dello scorso anno, grazie al 6-2 6-2 7-6 (7/4) rifilato al serbo Novak Djokovic, che ha così mancato l'aggancio a Roger Federer a quota otto titoli sull'erba londinese. A soli 21 anni, Alcaraz può legittimamente considerarsi uno dei grandi. Anche perché, a differenza della vittoria ottenuta nel 2023 a Church Road, sempre contro lo stesso avversario, a questo giro ha liquidato la pratica in poco meno di due ore e mezza. E tre frazioni. L'anno scorso, invece, ad Alcaraz servirono cinque set e qualcosa come 4 ore e 42 minuti per venire a capo di Djokovic. Di più, lo spagnolo è diventato il sesto giocatore dell'era Open, dal 1968 quindi, a vincere il Roland Garros e Wimbledon nello stesso anno. Dei sei, di quei sei, per contro, è il più giovane con 21 anni e 70 giorni.Dicevamo del record di Federer. Non è stato eguagliato, già, con Djokovic che rimane a quota 7 Wimbledon e, allargando il campo, 24 Slam. Certo, dopo essersi sottoposto a un'operazione al menisco lo scorso 5 giugno, probabilmente il serbo non si sarebbe mai immaginato di disputare addirittura l'ultimo atto del torneo londinese. Contro questo Alcaraz, ancora imbattuto a livello di finali Slam, c'era tuttavia poco, anzi pochissimo da fare. Anzi, l'iberico avrebbe addirittura potuto chiudere prima la pratica: sul 5-4, infatti, si è trovato a condurre 40-0 con il servizio a favore. L'improvvisa rinascita di Djokovic, capace di annullare tre match point, si è però arenata al tie break. O, se preferite, si è scontrata con la potenza e la forza di un Alcaraz capace, fra le altre cose, di inasprire gli scambi e accelerare il ritmo. Sono state proprio le accelerazioni del giovane Carlos a fare male, malissimo a Djokovic. A testimonianza del dominio, pressoché totale, di Alcaraz basti pensare che Djokovic ha mantenuto il servizio dall'inizio alla fine solo nel terzo set. «Il mio sogno, e lo dissi in un'intervista quando ero ragazzo, era vincere Wimbledon» ha detto, a caldo, Alcaraz durante la premiazione. «Sono felice di aver avverato i miei desideri, di continuare a vincere, di farlo in questa cornice incredibile». Quanto ai tre match point sprecati sul 5-4, lo spagnolo è stato categorico: «Novak è un giocatore incredibile, un guerriero. È stato un momento difficile, ma ho cercato di rimanere calmo e positivo. La sola cosa cui ho pensato, beh, è stata giocare il mio miglior tennis possibile. Sono veramente felice di aver gestito quella situazione. Disputando, poi, un grande tie break».
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