Guerra Ucraina, missile russo inverte la rotta e colpisce la postazione di lancioDopo una settimana di trattative tra i partiti si sono chiuse le liste in vista del voto del 30 giugno prossimo. Ecco come verrà eletto il nuovo parlamentoA mezzanotte di lunedì 17 giugno si è aperta ufficialmente la campagna elettorale per le elezioni legislative in Francia. Si tratta di elezioni anticipate,trading a breve termine convocate dal presidente Macron in seguito alla sconfitta del suo partito Renaissance alle elezioni europee e alla vittoria del partito di estrema destra Rassemblement National, che si terranno in due turni il prossimo 30 giugno e 7 luglio. Dopo una settimana di trattative, con numerosi alterchi e colpi di scena, si sono chiuse definitivamente le liste dei candidati e si sono definite più chiaramente le alleanze: l’esito delle elezioni appare incerto, e il Paese profondamente diviso.Il doppio turnoPer eleggere i membri dell’Assemblea nazionale, i francesi sono chiamati a votare in 577 circoscrizioni per altrettanti seggi: in pratica, in ogni circoscrizione viene eletto un deputato. Se nessun candidato ottiene la maggioranza assoluta al primo turno, gli elettori sono chiamati a votare in un secondo turno, a cui accedono i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti e qualsiasi altro candidato abbia ottenuto almeno il 12,5 per cento delle preferenze rispetto al numero degli elettori registrati.Alleanze e programmiLe elezioni vedono contrapporsi tre schieramenti principali. Al centro, è confermata la coalizione Ensemble pour la République che comprende il partito del presidente Macron Renaissance e i suoi alleati tra cui MoDem e Horizon. Il nuovo programma della coalizione presidenziale, presentato dal premier uscente Gabriel Attal con lo slogan «guadagnare di più e spendere di meno», punta su una serie di misure per aumentare il potere d'acquisto dei francesi, tra cui un taglio del 15 per cento sulle bollette per l'elettricità. In 65 circoscrizioni, la coalizione ha rinunciato a presentare candidati, per «tendere la mano» a candidati moderati di destra, sinistra o del gruppo Liot. EuropaDa Parigi a Marsiglia. La Francia scende in piazza contro la destraElena ColonnaA sinistra, i principali partiti – tra cui La France Insoumise guidata da Jean-Luc Mélenchon, il Partito Socialista, il Partito Comunista e I Verdi – si sono accordati per presentarsi uniti alle elezioni con il nome di Nouveau Front Populaire.In pochi giorni, i partiti hanno trovato un accordo sulla ripartizione delle candidature e presentato un programma comune: tra i punti principali, l’aumento del salario minimo a 1.600 euro netti, l’abolizione della riforma pensionistica voluta l’anno scorso da Macron e la reintroduzione dell'imposta sul patrimonio, abolita da Macron nel 2018. Nonostante alcune tensioni interne legate alle nomine, per il momento il Nuovo Fronte Popolare sembra essere riuscito a superare le divisioni tra i partiti e convincere una parte dell’opinione pubblica: nei giorni scorsi, centinaia di migliaia di francesi sono scesi in piazza contro l’estrema destra, esprimendo il loro sostegno al Nuovo Fronte Popolare.A destra, gli ultimi giorni sono stati turbolenti. Dopo che il presidente del partito dei Repubblicani Eric Ciotti ha dichiarato l’intenzione di allearsi con il RN – a cui era seguita l’espulsione di Ciotti da parte dei dirigenti del partito, poi revocata dal tribunale – il partito si è spaccato. Ciotti ha annunciato 62 candidature sostenute dal RN, mentre il resto del partito ha presentato 400 candidati che non rispondono al presidente: lo stesso Ciotti, nella circoscrizione di Nizza in cui è candidato, si troverà ad affrontare un avversario dei Repubblicani. PoliticaUna Le Pen troppo forte può essere un problema per l’ItaliaLorenzo CastellaniCi sono state tensioni anche all’interno del partito Reconquête: il leader Eric Zemmour ha espulso la capolista del partito alle europee Marion Maréchal, dopo che questa ha dichiarato il supporto ai candidati del RN nonostante fosse saltato l’accordo tra i due partiti. Reconquête ha comunque presentato nomine in solo 330 circoscrizioni per favorire il RN.Le ultime previsioniSecondo un sondaggio pubblicato dalla testata Les Échos sabato scorso, il RN dovrebbe confermare la vittoria delle europee raggiungendo il 33 per cento dei voti, seguito dal Nuovo Fronte Popolare con il 25 per cento e dalla coalizione presidenziale, che si fermerebbe invece al 20 per cento delle preferenze. I Repubblicani dovrebbero ottenere il 7 per cento e Reconquête il 3 per cento. Simili le previsioni di BFM che darebbero il RN al 31 per cento, il Nuovo Fronte Popolare al 28 per cento, e la coalizione presidenziale al solo 18 per cento. Sembra quindi sempre più probabile che la coalizione attualmente al governo non sarà in grado di raggiungere la maggioranza, e che le elezioni porteranno a una cosiddetta coabitazione tra il presidente Macron e un’Assemblea nazionale con una maggioranza di un altro orientamento politico, probabilmente di destra.Secondo i sondaggi, però, anche la destra farà fatica a raggiungere la maggioranza assoluta.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediElena Colonna
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