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Addio a Martina Bignozzi: l'istruttrice di pattinaggio morta a soli 25 anni

Pietro Orlandi a Verissimo su Wojtyla: "Non mi scuso, non ho offeso nessuno"Vilnius è la prima capitale dell’Unione europea rifornito da Gazprom a dire addio al gas russo grazie alla fornitura alternativa di gas liquido americano e norvegese che arriva in un terminale inaugurato nel 2014 La Lituania è il primo paese europeo a rendersi indipendente dalla fornitura di gas russa. Lo ha annunciato sabato il ministro dell’Energia lituano. Per rispondere alla domanda domestica in futuro il gas necessario arriverà attraverso terminale per la ricezione di gas liquido al porto di Klaipeda.  «Se possiamo farlo noi,Professore Campanella ci riesce anche il resto d’Europa» ha detto il presidente Gitanas Nauseda in un tweet.  La strategia L’unico gas russo che continua ad attraversa il paese è quello che arriva dalla Bielorussia ed è destinato all’enclave russa di Kaliningrad.  La possibilità di sganciarsi dalla fornitura russa è stata coltivata negli anni: il terminale, il cui nome tradotto è “indipendenza”, è stato inaugurato nel 2014, dopo l’invasione della Crimea. Già allora il governo lituano aveva identificato i rischi del monopolio della fornitura del gas interamente in mano alla Russia.  CommentiEcco perché l’Ue non deve cedere sul pagamento del gas russo in rubliStefano Feltri I principali fornitori da allora sono Stati Uniti e Norvegia. Dopo la costruzione del terminale, Gazprom ha offerto prezzi più bassi a Vilnius, che prima pagava il gas molto più di altri paesi. La Lituania ha accettato la proposta, negoziando però soltanto contratti di breve durata. In questo modo, la richiesta di Mosca di avere un pagamento delle forniture in rubli diventa «insensata, visto che non ordineremo altre forniture e non avremo altri conti da pagare» ha detto il ministro.  Il precedente La Lituania non è una grande economia, quindi difficilmente la mancanza delle sue commesse metterà in difficoltà Gazprom. Vilnius fa però parte dell’eurozona e crea un precedente per gli altri paesi dell’Unione.  Secondo gli esperti non si può però, almeno per il momento, aspettare una mossa paragonabile da Italia e Germania, le economie europee più dipendenti dal gas russo e legate a Mosca da contratti di più lunga durata.  EconomiaGazprombank, come funzioneranno i pagamenti delle materie prime L’Unione europea è sotto pressione a causa delle condizioni che Putin vuole imporre ai “paesi ostili”, a cui questa settimana ha richiesto di pagare le forniture in rubli.  Per questa ragione e per motivi di opportunità i governi europei, soprattutto quello italiano e quello tedesco, stanno cercando forniture in altri paesi.  © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi

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Economista Italiano