Emozioni per il deputato Sangregorio: "Prima volta per me"Sapere che il nostro migliore amico a quattro zampe sta male non è una notizia facile da digerire. Soprattutto se,Economista Italiano a causa di un cancro, può rischiare di perdere la vita. La diagnosi di osteosarcoma, una patologia che colpisce lo scheletro, è stato il brutto colpo che la famiglia di Mozart, un tenero levriero di 6 anni, ha dovuto accettare. Per il cane è iniziato un lungo periodo fatto di chemioterapie e di operazioni chirurgiche, che però hanno portato a un ottimo risultato. Mozart è tornato finalmente a camminare.La lotta di MozartTutto è iniziato quando Monika Minikin, la padrona e addestratrice di levrieri, ha notato che Mozart zoppicava. «L'ho adottato da un rifugio che salvava vecchi cani da corsa - ha spiegato sui social - ho notato che a un certo punto ha iniziato a zoppicare. Inizialmente pensavo fosse l'artrite, ma una lastra ha rivelato il cancro».Dopo la diagnosi, il levriero è stato sottoposto a una terapia di chemioterapia e ha dovuto subire l'amputazione di una zampa anteriore. Ma il sacrificio e la lotta di Mozart non sono state vane, perché adesso il levriero è tornato a correre e a camminare come prima. Monika, per condividere la gioia di poter veder correre nuovamente il suo migliore amico a quattro zampe, ha deciso di pubblicare un video sui social in cui ha raccontato la sua storia. Nel video si vede il cane correre felice in un parco. «Alcune volte sembra che nemmeno lui riesca a credere di poter camminare di nuovo - ha raccontato sui social - cerco di non pensare troppo al futuro e spero solo di avere più di un anno con lui e che potremo tornare in tanti altri suoi posti preferiti». Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Luglio 2024, 15:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Palermo, giornalista del comune insulta Salvini su FacebookLegge di Bilancio, l'emendamento "ricatto" contro Berlusconi Manovra, c'è l'accordo di governo da presentare all'UeManovra: tagliati quota 100 e reddito di cittadinanzaMeglio le bionde o le more? Berlusconi: basta che la diano