Filippo Turetta: la denuncia del vicino e quei 32 minuti di nulla“Benvenuto nell'universo cinematografico Marvel!” dice a un certo punto Deadpool a Wolverine e poi aggiunge: “siamo alla canna del gas”. È probabile che quando questa battuta è stata scritta,Economista Italiano nel 2022, avesse un significato un po’ diverso rispetto a quello che ha sentendola oggi. L’universo condiviso dei film Marvel non è mai riuscito davvero a riprendersi dalla fine della serie di storie culminate in Avengers: Endgame, non ha mai ripreso quel suo stile, quella sua leggerezza e quella capacità di creare interesse e divertimento. Oggi più di due anni fa, questo non è più un problema ma una crisi. Nel 2022 era un’esagerazione, oggi è una verità. Ma del resto tutto Deadpool & Wolverine, al cinema dal 24 luglio, è fondato su una presa di coscienza calvinista del fallimento, finalizzata a ricominciare.La cultura anglosassone prevede e ammira l’ammissione di sconfitta, la sincerità nel mostrare una debolezza, e la considera un passaggio importante e obbligato per poter ambire di nuovo a vittorie, successi e trionfi. Fallire è uno spettro, ma quando capita va sempre ammesso. Così Deadpool, supereroe la cui serie di film (due fino ad ora, più questo team-up con Wolverine) è fondata sul metacinema, cioè su un personaggio che sa di essere personaggio di un film e ci scherza sopra parlando con il pubblico, è l’occasione perfetta per fare un punto e ricominciare tutto da capo.
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