La bioedilizia e lo sviluppo sostenibileIl ministero ha firmato il decreto di amministrazione straordinaria accogliendo la richiesta di Invitalia e bloccando l’ipotesi di concordato chiesto da ArcelorMittal. Il commissario di Acciaierie d’Italia è un dirigente di lunghissimo corso all’interno dell’impianto di TarantoIl ministro del Made in Italy Adolfo Urso ha decretato l’amministrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia,ETF la società che gestisce gli impianti della ex Ilva (già commissariata) ed è partecipata da Invitalia e da ArcelorMittal. Contestualmente ha nominato il commissario, Giancarlo Quaranta.È l’epilogo annunciato del braccio di ferro tra governo e ArcelorMittal, il commissariamento blocca la prosecuzione di procedure alternative, chieste invece dalla multinazionale. «Con decreto del ministro delle Imprese e del Made in Italy – si legge nella nota del ministero – Acciaierie di Italia Spa è stata ammessa, con decorrenza immediata, alla procedura di amministrazione straordinaria. È nominato commissario straordinario il dottor Giancarlo Quaranta, professionista con lunga esperienza nel settore siderurgico. Il decreto ministeriale segue l'istanza del 18 febbraio scorso, con cui Invitalia, il socio pubblico di AdI titolare del 38% del capitale, ha richiesto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy l'ammissione immediata alla procedura di amministrazione straordinaria della società Acciaierie d’Italia Spa».Giancarlo Quaranta è direttore della divisione tecnica e operativa di Ilva in amministrazione straordinaria. Un dirigente di lunghissimo corso di Ilva, che ha ricoperto numerosi ruoli, rispondendo così all’identikit fornito da Palazzo Chigi, che parlava di figure di chiara professionalità con competenza specifica nel settore siderurgico e una conoscenza diretta degli impianti.I sindacati«Pur ritenendo l’amministrazione straordinaria un provvedimento estremo, alle attuali condizioni rappresenta l’unica possibilità per salvare e rilanciare l’ex Ilva, l'ambiente, i lavoratori e le imprese dell’indotto, e i lavoratori di Ilva As», dice il segretario generale Uilm, Rocco Palombella che aggiunge che «la nomina di Quaranta risponde alle caratteristiche preannunciate dal governo nell’incontro di ieri sera: è una persona competente, che conosce il settore siderurgico e l’azienda da molti anni. Ci aspettiamo da subito un cambio di passo rispetto alla gestione fallimentare del passato e aspettiamo di conoscere quali saranno i primi interventi da mettere in campo. Nell’augurargli un buon lavoro, ci aspettiamo un incontro nel più breve tempo possibile».Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia Fiom-Cgil accoglie positivamente «la rapidità della nomina del commissario straordinario a fronte dell'avvio della procedura di amministrazione straordinaria dell'ex Ilva per affrontare i problemi a partire dai lavoratori, dalla produzione, dalla salute e sicurezza e dalla tutela ambientale». «È necessario – aggiunge – che nelle prossime ore ci sia un incontro con le organizzazioni sindacali per aprire la discussione sullo stato degli impianti e le azioni per garantire la continuità produttiva». Per Scarpa infine «è necessario assicurare da subito gli approvvigionamenti necessari alle attività produttive. Tutti questi interventi servono a ridurre le emissioni inquinanti».ArcelorMittal«Si conclude il coinvolgimento di ArcelorMittal in AdI, iniziato nel 2018. Da allora, ArcelorMittal si è impegnata a fondo per il personale e gli impianti di AdI, allora nota come Ilva, investendo oltre 2 miliardi di euro". Così il colosso franco-indiano dell'acciaio, dopo la comunicazione del Mimit dell'ammissione di Acciaierie d'Italia alla procedura di amministrazione straordinaria, con la nomina del commissario. «Questo massiccio investimento ha permesso ad AdI di completare nei tempi previsti un ampio programma ambientale da 800 milioni di euro che ha garantito la conformità all'Autorizzazione integrata ambientale stabilita dal governo italiano, nonché di investire 1,2 miliardi di euro nell'ammodernamento degli impianti di tutti i siti. Adi ha inoltre beneficiato di centinaia di milioni di euro di credito grazie alla fornitura di materie prime da parte di ArcelorMittal». «ArcelorMittal desiderava affrontare la significativa discrepanza di capitale investito in AdI dai due azionisti. Nel corso delle recenti discussioni, ArcelorMittal ha avanzato proposte pragmatiche volte a risolvere tale questione e nel contempo a proseguire il partenariato pubblico-privato con Invitalia, istituito nell'aprile 2021. Non essendo riusciti a trovare un accordo su condizioni accettabili, abbiamo anche proposto di vendere la nostra partecipazione in AdI a Invitalia. Nonostante gli sforzi di ArcelorMittal le discussioni non hanno avuto successo», si legge.«Se dall'aprile 2021 AdI avesse avuto accesso al tradizionale mercato del debito e fosse stata così in grado di raccogliere il capitale circolante necessario per finanziare le sue esigenze correnti, invece di dipendere dalle iniezioni di capitale dai suoi azionisti come unica fonte di finanziamento, questa situazione avrebbe potuto essere evitata. Malauguratamente le condizioni sospensive per consentire ad AdI di convertire il contratto di affitto di azienda in un acquisto formale, il cui soddisfacimento era originariamente previsto per il maggio 2022 e successivamente posticipato al maggio 2024, rimangono oggi non soddisfatte».Il commissarioGiancarlo Quaranta ha parlato della sua esperienza quarantennale in Ilva con un post pubblicato su Linkedin il 2 gennaio. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
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