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Ben Wallace nega di voler sostituire Boris Johnson con un tweet

Giovane afroamericano ucciso dalla polizia con 60 colpi: diffuso il videoGli organizzatori delle Olimpiadi di Parigi 2024 rivendicano per questi Giochi il primato dell'edizione più sostenibile della storia. E la accattivante pista d'atletica viola ne è un testimonial lampante.Una premessa: ogni anno a livello globale circa 10 milioni di tonnellate di gusci vuoti di molluschi come ostriche,ùlunghiepiùProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock vongole, capesante e cozze finiscono in discarica o in mare.Dal piemonte alla sardegna. E proprio questi gusci sono stati trasformati in una risorsa preziosa per la pista dello Stade de France. L'azienda piemontese Mondo, specializzata in pavimentazioni sportive, ha collaborato con la cooperativa di pesca sarda Nieddittas per trovare una soluzione ecosostenibile alla necessità di ricavare il carbonato di calcio necessario per la costruzione della pista. Questo minerale, infatti, è tradizionalmente ottenuto dall'estrazione in miniera e ciò ha un impatto ambientale significativo. Per costruire la pista dello Stade de France di Parigi le cose sono andate diversamente: Nieddittas ha raccolto e pulito i gusci, che sono stati poi frantumati e incorporati nel materiale della pista stessa. Secondo l'azienda questo processo equivarrebbe a compensare le emissioni di un veicolo diesel Euro 4 che percorre 60.000 km, evitando inoltre lo smaltimento in discarica di "decine di tonnellate" di conchiglie.Miglioramento. Oltre all'aspetto ecologico, la pista vanta caratteristiche innovative che la rendono potenzialmente la più veloce mai realizzata in un'edizione olimpica. Mondo dichiara che, teoricamente, gli atleti potrebbero migliorare le proprie prestazioni di circa il 2% rispetto a una pista tradizionale. Cultura Perché alle Olimpiadi i tuffatori fanno la doccia prima del tuffo? Ovviamente, tradurre questo dato percentuale in tempi concreti o distanze aggiuntive è complesso, in quanto le prestazioni dipendono da numerosi fattori, tra cui la preparazione atletica dell'atleta, le condizioni climatiche e il tipo di gara. Tuttavia, questo miglioramento teorico si potrebbe tradurre in tempi più veloci negli sprint, salti più lunghi e una maggiore reattività in generale: gli ottimi risultati ottenuti finora nelle gare di atletica sembrerebbero confermarlo. Alcuni campioni della superficie della pista di atletica dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 fotografati prima di essere testati presso i laboratori di produzione e ricerca del Gruppo Mondo ad Alba, Cuneo. © MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images DOV'è il segreto? Ma dove si celerebbe il segreto di questo presunto miglioramento del 2%? In una combinazione di fattori che coinvolgono anche la forma delle "celle" della pista: questi microscopici elementi, che compongono la superficie "calpestata" dagli atleti, assorbono l'energia dei piedi all'impatto e la "restituiscono".  Ebbene modellazione matematica condotta dall'ultima Olimpiade ha portato a sostituire le tradizionali celle a nido d'ape della pista con più innovative celle di forma ellittica, che dovrebbero risultare più efficienti e creare un ambiente ideale per migliorare le prestazioni gli atleti.La scelta del viola per la colorazione principale è invece stata dettata probabilmente dall'esigenza di creare un contrasto visivo che metta in risalto gli atleti, quasi come fossero su un palcoscenico, oltre che da ragioni semplicemente estetiche; la presenza del carbonato di calcio proveniente dai gusci è comunque invisibile a occhio nudo. 10 FOTO Fotogallery Le Olimpiadi tutte da ridere VAI ALLA GALLERY Fotogallery Le Olimpiadi tutte da ridere Duelli di pistola. Anche se il nome potrebbe far pensare a un film western, il duello con le pistole non arrivò mai ad essere uno scontro tra due persone. La disciplina entrò nel programma olimpico nel 1908 e nel 1912 e prevedeva di sparare con una pistola a un manichino di 1,70 metri, posto a varie distanze. Colpire il bersaglio alla gola dava il maggior numero di punti. Tiro alla fune. Alla gara prendevano parte non solo le nazionali, ma anche squadre miste, come quella formata da danesi e svedesi che vinse la prima edizione nel 1900, a Parigi. Le squadre erano composte da un numero variabile di atleti: si passò da sei (Parigi 1900) a cinque (Saint Louis 1904) a otto (Londra 1908, Stoccolma 1912, Anversa 1920). Il tiro alla fune ha un primato storico: in questa disciplina nel 1900 gareggiò il primo atleta olimpico di colore. Salto in alto e in lungo a cavallo. Il primo oro italiano arriva in questa disciplina comparsa una sola volta (Parigi1900). Lo vinse il conte Gian Giorgio Trissino (nella foto), checonquistò anche un argento.L'equitazione partecipò ai Giochiolimpici per la prima volta proprio nel 1900. Poi venne scartata fino al 1912, quando tornò... perrimanerci stabilmente. Adv Croquet. A Parigi nel 1900 gareggiarono solo i francesi. Poi il il croquet scomparve dalle discipline olimpiche. Il gioco trae originedalla pallamaglio, un gioconapoletano del Trecento. A suavolta dal croquet derivano il golf e anche il biliardo.Scopo del gioco è segnare punti facendo passareuna palla, colpita da una mazza, sotto alcunepiccole porte. Queste ultime formano un percorso,al termine del quale si deve colpire un picchettoposto al centro del campo. Tiro al piccione. Anche se non rientra tra le discipline ufficiali dei Giochi olimpici di Parigi, questo sport cruento consisteva nell’uccidere quanti più piccioni possibile nel tempo stabilito. Fu l’unico caso (la gara non si ripeté più) in cui alle Olimpiadi furono uccisi volontariamente animali. L'arrampicata su corda. Oggi è una disciplina forse si esercita ancora in qualche ora di educazione fisica, ma l'arrampicata su corda ha fatto parte delle Olimpiadi dalla prima edizione del 1896, fino al 1932. Partenza da seduti, gli atleti dovevano arrampicarsi solo con l'uso delle mani e delle braccia su una corda lunga 13 metri. Nel 1904 e nel 1932 i premi furono assegnati solo in base alla velocità di arrampicata, mentre nel 1924 i giudici assegnarono voti anche allo stile. Adv Nuoto a ostacoli. Fu un tratto della Senna a essere attrezzato per questa bizzarra competizione di Parigi 1900. I 12 nuotatori in gara, provenienti da cinque Nazioni, dovevano percorrere 200 metri lungo i quali dovevano arrampicarsi su una pertica, superare una fila di barche salendovi da un lato e tuffandosi dall’altro e infine superare altre imbarcazioni nuotando sott’acqua. A Parigi si gareggiò anche nel nuoto subacqueo. Pallacorda. La pallacorda è forse più famosa per i suoi significati storici che per gli eventi sportivi: nella Sala della Pallacorda a Parigi si tenne, nel 1789, il giuramento che segnò l’inizio della Rivoluzione francese. Ma nel curriculum di questa disciplina ci sono anche due edizioni olimpiche. A Parigi 1900 gareggiarono solo squadre francesi, sei contro sei e quattro contro quattro. A Londra 1908 invece nessun francese, ma 9 britannici e due statunitensi (tra cui il vincitore) in un’unica gara di singolare. Nata forse nel XIII secolo e nota anche con i nomi di trincotto e jeu de paume (“gioco di palmo di mano”, poiché inizialmente i giocatori colpivano la palla col palmo della mano protetta da un guanto), ha dato origine a molti sport, tra cui il tennis. È stata anche una delle prime discipline professionistiche, già cinque secoli fa. Scherma con il bastone. Di origine italiana e rinascimentale, rilanciata in Francia nell’Ottocento, questa disciplina entrò nel programma olimpico solo a Saint Louis nel 1904. A trionfare fu lo schermidore statunitense Albertson Van Zo Post, che però in alcune classifiche è menzionato come cubano. Lo sport, detto anche “canna da passeggio”, consisteva nell’uso di un bastone come arma, con tecniche schermistiche. Adv Palla Basca. La palla basca (pelota o pilota basca) esordì ai Giochi di Parigi 1900, dove il 14 giugno si sfidarono solo le squadre di Spagna e Francia. A uscirne vincitore fu il duo iberico. La specialità prescelta fra le molte varianti fu la jai alai (in basco “festa felice”) o cesta punta, praticata con una specie di “cucchiaio” di vimini a forma affusolata, detto chìstera. All’epoca, questo sport era molto popolare e legato a grosse scommesse: la sua successiva esclusione dai Giochi fu dovuta all’eccesso di professionismo. Approfondimenti Olimpiadi Perché i tuffatori prima fanno la doccia? 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Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

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  • Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock
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