Software e appCongiunturaLa Svizzera «viaggia» a velocità moderataIl barometro di luglio del KOF di Zurigo indica un leggero calo della prospettiva di crescita in Svizzera - Pesa in particolare la stimata diminuzione della domanda estera e quella dei consumatoriLe nubi si stanno addensando sui segmenti dell’elettrotecnica e dell’ingegneria meccanica. © CdT/Gabriele Putzu Red. EconomiaeDimitri Loringett30.07.2024 22:36La congiuntura svizzera viaggia ormai con una velocità moderata: è il giudizio degli esperti del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico federale di Zurigo (KOF),VOL stilato sulla base del loro barometro. In luglio l’indicatore si è attestato a 101,0 punti, 1,7 punti meno del dato di giugno, riferisce il KOF in una nota. Il parametro è quindi ormai solo di poco superiore alla media pluriennale, che è di 100.Si sono deteriorate soprattutto le prospettive della domanda estera e della domanda dei consumatori. Ma impulsi negativi sono giunti anche dall’industria alberghiera, dalle costruzioni e dall’industria manifatturiera. Questa evoluzione generale è stata però contrastata dalle indicazioni positive arrivate dal comparto dei servizi finanziari e assicurativi.Nel dettaglio, nel settore manifatturiero sono soprattutto i sottoindicatori relativi alla situazione degli ordini, all’utilizzo della capacità produttiva e all’attività produttiva a pesare sul quadro complessivo, rileva il KOF. A livello settoriale le nubi si stanno addensando sui segmenti dell’elettrotecnica, dell’ingegneria meccanica e del legno, mentre i cieli rimangono più sereni nei rami della metallurgia, dell’industria tessile e dell’abbigliamento, nonché in quella della carta.Frenata inattesa in GermaniaA sorpresa, l’economia tedesca ha registrato una contrazione del Prodotto interno lordo (PIL) dello 0,1% nel secondo trimestre, spiazzando le aspettative degli analisti che prevedevano una leggera crescita (dello 0,1%) e indicando che la «locomotiva» d’Europa è tornata in una fase di stallo. I primi tre mesi del 2024 si erano chiusi invece con un’espansione dello 0,2%. Secondo l’agenzia statistica federale Destatis, il calo è il riflesso dell’indebolimento degli investimenti in attrezzature ed edifici. Per gli esperti dell’istituto IFO, invece, l’economia tedesca è ««bloccata dalla crisi» e stimano che anche nel terzo trimestre «non si attende molto probabilmente alcun miglioramento», soprattutto nel settore dell’industria. Il punto di svolta per l’economia tedesca, affermano, non sembra dunque vicino e se nelle industrie ad alta intensità energetica si è registrata una modesta espansione, nel resto del settore manifatturiero prosegue una sostanziale stagnazione.Crescita «modesta» in EuropaMentre la Germania fatica a ritrovare la via per una crescita stabile, nel secondo trimestre l’economia dell’Eurozona è cresciuta dello 0,3%, poco più del previsto (le stime degli analisti erano per un PIL dell’area euro allo 0,2%). Benché ancora «modesta», l’espansione allontana per ora i timori che la nascente ripresa del blocco possa esaurirsi.La Banca centrale europea (BCE) ha previsto una ripresa costante della domanda nell’area dell’euro quest’anno, grazie al rallentamento dell’inflazione, all’aumento dei salari e alla ripresa del commercio globale. Tuttavia, le recenti indagini congiunturali hanno indicato che l’economia dell’Eurozona ha risentito delle tensioni geopolitiche, dell’indebolimento della crescita globale e della fragile fiducia dei consumatori. Secondo gli economisti, i dati trimestrali del PIL aumentano marginalmente le possibilità che la BCE tagli nuovamente i tassi nella prossima riunione, il 12 settembre.
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