Notizie di Politica italiana - Pag. 716Economia>Lavoro: un quarto dei laureati trentenni è disoccupatoLavoro: un quarto dei laureati trentenni è disoccupatoPubblicati i dati dell'Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro sui livelli occupazionali dei laureati italiani: 4 su 10 è disoccupato.di Marica Puca Pubblicato il 25 Settembre 2018 alle 14:37 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatadisoccupazionelavoro#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,Campanella 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Resta ancora drammatico il quadro dei giovani laureati italiani in cerca di lavoro. Secondo quanto riportato dall’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro, a 30 anni 4 laureati su 10 sono senza lavoro o sottoccupati. Nel 2017, infatti, ben il 19,5% dei laureati risulta disoccupato e altrettanti svolgono una professione che non richiede la laurea. Solo il 61,5% quindi riesce a lavorare mettendo a frutto il proprio titolo di studio. Dati davvero sconcertanti, soprattutto se si considera che sono quasi 2 milioni in Italia i trentenni in possesso di una laurea.Dati sconcertati sull’occupazione dei 30enniChe il nostro non sia un paese per giovani è cosa nota, ma è veramente sconcertante leggere i dati pubblicati dall’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro. La situazione descritta per il 2017 non sembra mostrare infatti grandi miglioramenti rispetto agli anni passati. E la situazione non è brillante neanche per le altre categorie: se infatti il tasso di occupazione dei trentenni in possesso di una laurea è dell’81,3%, è comunque superiore di 8 punti rispetto ai giovani diplomati della stessa età. La percentuale scende pericolosamente fino al 24% per quelli in possesso della sola licenza media.Tassi occupazionali maggiori per i laureatiA dispetto dell’idea comune che la laurea non serva a nulla, quindi, le prospettive di inserimento nel mondo del lavoro aumentano notevolmente per coloro che hanno raggiunto i livelli massimi di istruzione, o almeno un titolo di studio superiore. Sempre dai dati emerge inoltre che il vantaggio maggiore è per le donne 30enni laureate, soprattutto per quelle residenti nel Mezzogiorno.Il titolo di studio, inoltre, incide anche nella busta paga: in generale, la retribuzione media è maggiore per coloro in possesso di un titolo di studio universitario. Si stima infatti che un laureato guadagni in media il 30% in più di un coetaneo dotato solo di licenza media. Va però segnalato che esistono profonde differenze nel salario anche tra gli stessi laureati: in media un trentenne in possesso di una laurea in psicologia percepisce circa 1350 euro mensili, a fronte di coetanei ingegneri, la cui media si aggira intorno ai 1850 euro.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
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