Nadef, Camera e Senato danno il via libera alla risoluzione di maggioranzaI sindaci scrivono a Giuseppe Conte: "Manovra o servizi a rischio"I sindaci scrivono a Giuseppe Conte: "Manovra o servizi a rischio"Tredici sindaci delle città metropolitane hanno scritto al presidente del Consiglio dei Ministri,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock Giuseppe Conte, per lanciare il loro allarme. di Veronica Caliandro Pubblicato il 28 Maggio 2020 | Aggiornato il 17 Settembre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataCoronavirus#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Tredici sindaci delle città metropolitane hanno deciso di scrivere al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, per lanciare il loro allarme: “Senza una manovra di aggiustamento, urgente e indifferibile, salteranno i servizi essenziali di tutte le Città italiane. Il rischio potrebbe essere un drammatico lockdown delle attività che, quotidianamente, i Comuni svolgono in ogni angolo del nostro Paese per i loro cittadini”.L’allarme dei 13 sindaci“Se di ciò non si prende piena e profonda consapevolezza, a farne le spese saranno le Città d’Italia e cioè l’Italia stessa”, affermano i sindaci che rivendicano anche la volontà di “essere protagonisti di questa delicata fase del Paese per evitare che già alle battute iniziali possa risultare compromessa“.LEGGI ANCHE: Torino, folla ammassata per vedere le Frecce TricoloriPer poi aggiungere: “Siamo gli unici, tra le istituzioni rappresentative della nostra Repubblica, ad avere un mandato, pieno e diretto, dai cittadini e in virtù di questo abbiamo un legame viscerale con le nostre comunità e i nostri territori. Per queste ragioni, ti chiediamo di avviare con noi un confronto, leale e serrato, sugli aspetti fondamentali della ripartenza: risorse certe e sufficienti per consentire ai Comuni di assicurare continuità nei servizi alle comunità, perché le somme già stanziate non ci permetteranno di chiudere i bilanci a luglio; misure eccezionali di revisione e flessibilizzazione dei vincoli finanziari per i Comuni; semplificazioni per eseguire opere celermente e ridisegnare gli spazi urbani in vista della fase di convivenza con il virus”.La lettera firmata dai sindaci di Bari, Roma, Milano, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Catania, Venezia, Reggio Calabria, Cagliari si conclude così: “L’Italia ha bisogno di uno sforzo progettuale, di tutti, per rialzarsi e costruire il suo futuro. Senza gli occhi lungimiranti e la caparbia determinazione dei sindaci si rischia di ripartire con il piede sbagliato”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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