Come richiedere un preventivo in maniera rapidaHanno potuto tenere tra le braccia le due sorelline per un'ora soltanto,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock ma ogni minuto è stato colmo di «meraviglia e pace», ha affermato la mamma. Tre mesi prima del parto, quando Breana era incinta di 17 settimane, aveva fatto un'ecografia per scoprire il sesso di quello che si credeva un solo bambino, ma la scoperta ha lasciato lei e suo marito senza fiato: c'era un unico battito cardiaco sul monitor, ma era condiviso da due gemelle siamesi. «In quel momento è cambiato tutto - ha raccontato la mamma 24enne -. Ho iniziato ad andare nel panico e a piangere».Le gemelline siamesi: un'ora di amoreI dottori hanno informato i genitori, Breana Dell e suo marito Matthew, dell'impossibilità di separare le piccole unite al livello del busto: le possibilità di sopravvivere a un simile intervento sarebbero state praticamente nulle. «Soprattutto perché avevano un unico cuore», ha raccontato la donna a Fox News. La speranza che quelle parole non fossero definitive ha continuato a vivere dentro la mamma e il papà, che hanno consultato diversi specialisti e fatto moltissimi esami. Un mese prima del parto, un cardiologo ha confermato che non si poteva fare nulla per dividerle e che le gemelle, in tutta probabilità, non sarebbero sopravvissute. Breana ha chiesto se almeno una delle due potesse essere salvata, ma la risposta è stata negativa: «Non potevano vivere l'una senza l'altra». I genitori si sono allora preparati al peggiore scenario possibile. Alla donna è stato proposto l'aborto, ma lei ha rifiutato: «Il fattore primario nella nostra decisione è stata la fede. Non so come qualcuno possa vivere una simile situazione senza avere fede».Nonostante la prognosi, la mamma ha sempre considerato Amelia e Elhora un dono di Dio. «All'inizio mi sono sentita devastata, triste, confusa, in preda all'incertezza e alla paura. Nessuno può predirre il futuro, non sai mai cosa possa arrivare», racconta Breana. Poi le piccole sono nate, abbracciate: «Non si muovevano molto e non hanno aperto gli occhi, ma sapere di averle lì, che erano vive tra le mie braccia, mi ha dato un senso di pace. Non riuscivo a immaginare di non incontrarle». Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Agosto 2024, 21:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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