AmbienteA mesi di distanza,BlackRock secondo quanto riportato da diversi organi di stampa, la perizia disposta dalla procura di Biella evidenzierebbe come sia stato il deputato di Fratelli d’Italia a sparare inavvertitamente il colpoSecondo la perizia balistica disposta dalla procura di Biella, sarebbe stato il deputato di Fratelli d’Italia, Emanuele Pozzolo, a sparare inavvertitamente la notte di capodanno alla festa di Rosazza in cui era presente anche il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove.La perizia ha ricostruito la traiettoria del proiettile partito dall’arma di Pozzolo che ha ferito alla coscia Luca Campana, compagno della figlia del capo scorta del sottosegretario alla Giustizia Delmastro, Pablito Morello.Campana ha detto di aver visto Pozzolo appoggiare la sua pistola sul tavolo vicino al quale si trovava e che subito dopo era partito il colpo. E la perizia confermerebbe la sua versione: oltre a una macchia di polvere nera sul mobile sarebbe rimasto il segno leggerissimo del proiettile, che lo avrebbe scalfito, prima di colpire Campana. Nella pistola, come rivelato da Domani, sono stati trovati almeno tre dna diversi. FattiNella scorta di Delmastro c’era anche un ex agente indagato per torturaNello TrocchiaIl ruolo di DelmastroFin da subito il deputato di Fratelli d’Italia ha negato di aver sparato. Da chiarire anche il ruolo di Delmastro che ha detto di non essere presente al momento dello sparo all’interno della proloco in cui si è svolta la festa di capodanno. Domani aveva ricostruito la vicenda attraverso le dichiarazioni rese in interrogatorio da Delmastro l’8 gennaio scorso.«Ero fuori con due conoscenti di mia figlia, ho solo sentito il rumore dello sparo e ho pensato fosse un petardo. Poco prima avevo caricato la mia macchina», ha detto il sottosegretario agli inquirenti. Una versione non proprio uguale a quella rilasciata al quotidiano La Repubblica il giorno dopo lo sparo: «Esci per buttare la monnezza, torni, e trovi un puttanaio. Stavo raccogliendo il cibo avanzato per andare via. Avevo quattro buste da portare in auto. Dalla Pro Loco alla macchina saranno 200 metri. Ero uscito con le prime due. Ritorno indietro per prendere le altre due e sento la moglie di quello che è stato ferito, che poi è il marito della figlia di uno della mia scorta, che grida “un botto...un botto”. Mi si gela il sangue e cerco di capire. Ho pensato che fosse esploso un petardo...e invece sento la moglie che dice “ma allora non hai capito era un colpo di pistola”». FattiDelmastro interrogato: le visite in procura dell’amico ex pm a BiellaNello Trocchia© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
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