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VOL 2024-11-24 Campanella

Riforma della giustizia, raggiunto l'accordo: tempi più lunghi per i reati di mafia

Elezioni amministrative, Meloni (FdI): “La partita è ancora aperta e la più importante è a Roma”SportIl wrestling si sta «arabizzando»?MACD Ne parliamo con la voce della WWE in ItaliaIl telecronista Michele Posa, primo italiano assieme al collega Luca Franchini a commentare dal vivo Wrestlermania, protagonista del podcast L'Ospite del Corriere del Ticino© Shutterstock Mattia Sacchi31.01.2023 06:00Il wrestling è uno sport disciplina che spesso si alimenta di stereotipi per alimentare le proprie «storylines». E in questi filoni narrativi spesso i lottatori arabi sono stati visti come i cattivi che volevano distruggere i valori americani: iconica, tanto da travalicare il mondo del wrestling, è stata la faida a inizio degli anni '80 tra The Iron Sheik e Hulk Hogan, l'eroe a stelle e strisce che, dopo aver battuto il rivale di origini iraniane, ha dato il via a quel fenomeno globale che è stata l'Hulkamania. La rivalità tra il mondo arabo e quello occidentale è stato usata però dalla WWE, la principale federazione mondiale di wrestling, fino a qualche anno fa: basti pensare che ancora nel 2005 una delle principali storyline riguardava il duo composto da Muhammad Hassan e Shawn Daivari, i quali avevano attaccato il leggendario Undertaker assieme a 5 uomini incappucciati, scatenando non poche polemiche per la contemporaneità del segmento televisivo con un attacco terroristico di matrice islamica avvenuto a Londra lo stesso giorno.Oggi però le cose sembrano essere decisamente cambiate: non solo l'Arabia Saudita ospita regolarmente eventi speciali con le principali superstar WWE, ma adesso sembrerebbe che un fondo arabo stia cercando di acquistare la federazione americana. Indiscrezioni che hanno spaventato alcuni fan, i quali pensano che un'eventuale cambio di proprietà possa cambiare definitivamente le dinamiche dello show, impedendo alle donne di lottare o evitando di affrontare determinati temi che potrebbero essere sensibili per il pubblico arabo. Ma sarà davvero così? Lo abbiamo chiesto a Michele Posa, la voce della WWE in Italia. Uno dei massimi esperti di wrestling in Europa, tanto da essere stato, assieme al collega Luca Franchini, il primo italiano a commentare dal vivo tre edizioni di Wrestlermania, il principale evento al mondo dedicato alla disciplina. Buon ascolto!

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Guglielmo