Messico, terremoto di magnitudo 6.3 a GuerreroMaddalena Messeri Un giorno sei un giornalista,MACD ti chiami Marco Violi e sei responsabile del sito "Roma giallorossa", il giorno dopo vieni additato in tutto il mondo come l'attentatore di Donald Trump. È quanto successo dopo la sparatoria di Butler: dalle ricostruzioni sui social è stato il troll italiano @Moussolinho a creare una fake news su Telegram e X, rimbalzata nella galassia della propaganda trumpiana e poi condivisa da Elon Musk. Il post virale riporta un'immagine di Marco Violi con cappellino e occhiali da sole, con scritto: «È stato identificato l'attentatore: si chiama Mark Violets, un antifascista».Il cronista romano ha condannato il fatto promettendo azioni giudiziarie: «Sono finito sui tg Usa. Querelo tutti». Dai social infatti il post è arrivato ai media tradizionali ed è stato citato non solo nelle tv degli States e in Sud America, ma anche in Europa da El Pais.Siamo tutti consapevoli che online le fake-news siano ormai parte del gioco (purtroppo) ma com'è possibile che un giornale riporti una notizia senza verificarla? Nella smania di arrivare primi a volte a rimetterci è l'essenza stessa del giornalismo, la ricerca della verità.In un mondo in cui 3 utenti su 4 non riescono a distinguere una notizia vera da una finta, una bufala di portata mondiale come questa ci fa riflettere su come un'informazione non controllata, presa direttamente dai social, possa provocare enormi danni a livello internazionale. Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Luglio 2024, 11:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Crede di seppellire il suo cane in giardino, ma l'animale ricompare vivo due giorni dopoDopo il voto di midterm Biden cerca aree di cooperazione al G20 con la Cina Covid in Cina, torna l'allarme: oltre 31 mila casiAnarchici greci rivendicano l’attentato all’ambasciatrice Susanna Schlein ad AteneMorto il cannibale di Kobe, chi era Issei Sagawa? Aveva mangiato una studentessa a Parigi