Sull’isolamento dei positivi Sileri vede lo stop ma non subito«Le SS non sono automaticamente criminali»: questa dichiarazione aveva scatenato il divorzio con Le Pen e Salvini. Ora Maximilian Krah lascia gli incarichi. Ma la rappacificazione con gli alleati non è in vista«Le mie dichiarazioni vengono utilizzate come pretesto per danneggiare il nostro partito»,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock ha twittato stamattina Maximilian Krah, che non è noto soltanto per essere un eurodeputato di Alternative für Deutschland e il capolista alle europee, ma soprattutto per la dichiarazione che ha scatenato il ripudio di Afd da parte del Rassemblement National. Era inserita in un’intervista su Repubblica: «le SS non sono automaticamente criminali». Proprio quella dichiarazione aveva fornito l’occasione a Marine Le Pen, e al suo delfino nonché capolista di giugno Jordan Bardella, per dire: mai più con Afd nello stesso gruppo europarlamentare. La Lega poco dopo era andata al traino dell’alleata.Dunque oggi i postnazisti tedeschi si sono dati appuntamento per affrontare il caso. E hanno deciso di provare a dirimere la faccenda rimuovendo il pomo – anzi l’eurodeputato – della discordia.Da qui l’annuncio di Krah: «L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno in questo momento è un dibattito su di me. L’Afd deve mantenere la sua unità. Per questo motivo rinuncio a qualsiasi ulteriore partecipazione alla campagna elettorale e mi dimetto dall’incarico di membro della direzione federale». EuropaLe Pen imita Meloni: si sgancia da Afd per arrivare a governareFrancesca De BenedettiIl passo indietro non è un gesto di rammarico individuale ma la conseguenza di una strategia concordata dal partito, la cui dirigenza oggi ha infatti deciso di imporre a Krah il divieto di qualsiasi apparizione pubblica, come un portavoce ha riferito all’agenzia di stampa tedesca Dpa. Un passo indietro, insomma, per placare gli animi. Ma difficilmente contribuirà a una rappacificazione tra Afd e il Rassemblement. Il punto è che già da almeno tre anni sia Marine Le Pen che Matteo Salvini erano pronti a scaricare l’alleato scomodo. Adesso la rottura si fa più urgente in vista del piano per penetrare le istituzioni europee dopo giugno.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
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