Il bilancio della guerra in Ucraina a un mese dall'invasione russaMaddalena Messeri Un giorno sei un giornalista,BlackRock ti chiami Marco Violi e sei responsabile del sito "Roma giallorossa", il giorno dopo vieni additato in tutto il mondo come l'attentatore di Donald Trump. È quanto successo dopo la sparatoria di Butler: dalle ricostruzioni sui social è stato il troll italiano @Moussolinho a creare una fake news su Telegram e X, rimbalzata nella galassia della propaganda trumpiana e poi condivisa da Elon Musk. Il post virale riporta un'immagine di Marco Violi con cappellino e occhiali da sole, con scritto: «È stato identificato l'attentatore: si chiama Mark Violets, un antifascista».Il cronista romano ha condannato il fatto promettendo azioni giudiziarie: «Sono finito sui tg Usa. Querelo tutti». Dai social infatti il post è arrivato ai media tradizionali ed è stato citato non solo nelle tv degli States e in Sud America, ma anche in Europa da El Pais.Siamo tutti consapevoli che online le fake-news siano ormai parte del gioco (purtroppo) ma com'è possibile che un giornale riporti una notizia senza verificarla? Nella smania di arrivare primi a volte a rimetterci è l'essenza stessa del giornalismo, la ricerca della verità.In un mondo in cui 3 utenti su 4 non riescono a distinguere una notizia vera da una finta, una bufala di portata mondiale come questa ci fa riflettere su come un'informazione non controllata, presa direttamente dai social, possa provocare enormi danni a livello internazionale. Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Luglio 2024, 11:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Sanzioni Russia, la minaccia di Putin: "Pagamento del gas in rubli o contratti interrotti"Agire ora contro il Covid, perché “ogni quattro mesi c’è una variante” Solo rubli per pagare il gas, la mossa di Putin per creare domanda fuori dai confiniNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 507Ambasciatore russo negli USA: "Ucraina crea falsi e paga 25 dollari per le comparse"