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Incidente sul lavoro a Scafati: morto operaio colpito da una lastra metallica

Buttata dal ponte sulla A4 dal compagno: "Si dovevano sposare ma lei aveva annullato tutto"Gli americani inseguono per tre quarti,ETF poi alzano il volume in difesa e vincono 95-91. I Bleus battono la Germania 73-69 Riccardo Pratesi 8 agosto 2024 (modifica il 9 agosto 2024 | 00:32) - MILANO LeBron James e Stephen Curry. La finale del torneo di basket maschile di Parigi 2024 è Stati Uniti-Francia, la replica di quella di Tokyo di tre anni fa. Team Usa la centra piegando in rimonta la Serbia, i padroni di casa a Bercy superando a sorpresa la Germania campione del mondo. Finale sabato alle 21.30. USA-SERBIA 95-91—  Se la sono vista brutta, ma hanno mostrato tenacia e carattere, non solo talento. Gli americani rimontano da -17, da -13 dopo 30’, non perdono la calma, sotto pressione, e trascinati dai 36 punti di un immenso Steph Curry e dalla tripla doppia di LeBron James piegano una Serbia strepitosa, che ha cullato a lungo il sogno della sorpresa epocale. Durant e Embiid hanno segnato canestri pesantissimi in volata, i fischi arbitrali sono andati tutti nella direzione di quelli con la maglia a stelle e strisce con la gara in bilico, e Jokic e Bogdanovic, straordinari, si sono dovuti arrendere alla squadra più forte dopo 40’ di un’intensità inimmaginabile. Team Usa aveva sinora "passeggiato" ai Giochi, stavolta ha dovuto attingere alle energie fisiche e nervose di riserva, stavolta, dopo aver subito nel confronto diretto due ripassate da 26 punti di scarto, tra amichevole e esordio olimpico, i balcanici hanno esibito il profilo migliore e trovato supporto anche da Avramovic e Micic. La differenza l’ha fatta la sequenza di gioco sul +2 nel finale: Dobric sbaglia una tripla comoda, sul rovesciamento di campo Curry segna quella del sorpasso. Definitivo. La differenza di rango conta…. la partita—  Coach Kerr conferma il quintetto con Embiid centro di fianco a Holiday, Curry, Booker e James. 17 punti nel 1° quarto per Curry, che sembra la versione immarcabile dei Glory Days dei Golden State Warriors, eppure la Serbia è avanti 31-23 dopo 10’, per nulla intimorita, meno che mai intimidita. Bogdanovic con 9 punti. E Jokic versione sovrintendente. Addirittura 39-25 sul canestro di Milutinov, e Coach Kerr chiama time out dopo 2’ del 2° quarto. Per forza. Eppure il vento non cambia, è persino 42-25 Serbia sul gioco da 3 punti di un Jokic dominante. +17, incredibile, ma vero. All’intervallo balcanici sopra 54-43 anche se un gioco da 3 punti di LeBron allo scadere riduce i danni per gli americani. Team Usa ai Giochi sinora era stato al massimo sotto di 8 punti proprio contro la Serbia e il Sud Sudan, ma nel 1° quarto. Insomma, si trova in una situazione inedita e scomoda. Curry con 20 punti, Avramovic con 15. Pesic si becca un fallo tecnico per proteste, Curry fa sempre canestro da 3, ma Micic replica. Il gioco da 4 punti di Guduric ai danni di White vale il 76-61. Dopo 30’ è 76-63, Durant segna i primi 2 punti personali per chiudere il quarto. Un gioco da 6 punti in 2” per Team Usa diventa lo spartiacque della rimonta. Tripla di Durant, 4° fallo di Jokic su Davis e extra possesso americano che diventa tripla di Booker, quella del 73-78. Embiid dimostra di essere campione autentico, segnando canestri pesanti, pure quello dell’82-84. LeBron pareggia con 3’49” ancora da giocare. Dobric sbaglia la tripla apertissima del +5. Curry porta avanti i suoi. Lui, il migliore in campo, segna pure i tiri liberi finali, Team Usa vince così una partita in cui se l’è brutta. Ma ne è uscito. E ora gioca per l’oro. Usa: Curry 36 (3/5, 9/14, 3/3 t.l.), Embiid 19, James 16. Rimbalzi: James 12. Assist: James 10. Serbia: Bogdanovic 20 (5/8, 3/10, 1/1 t.l.), Jokic 17, Avramovic 15. Rimbalzi: Jokic/MIlutinov/Petrusev 5. Assist: Jokic 11. FRANCIA-GERMANIA 73-69—  Non era stato uno caso. La Francia regala un’altra sorpresa, dopo aver eliminato il Canada nei quarti di finale supera anche la Germania, che non perdeva a livello Fiba dal settembre 2022, dall’Europeo. La batte in casa, con Gobert in panchina, con Wembanyama che esibisce lampi abbaglianti, ma occasionali, senza lo straccio di un regista anche solo decente. Eppure vince lo stesso, con eroi inattesi, Cordinier, Yabusele, Lessort. Vincent Collet, l’allenatore dei Bleus, merita applausi. Capace di fare la rivoluzione, da quelle parti sono specializzati, dopo la fase a girone deludente, e di azzeccare ogni mossa, anche quelle impopolari. Se ne infischia dei grandi nomi, mette seduti Gobert e Fournier, ricostruisce una Francia con assetto più duttile e meno prevedibile, che difende fortissimo: stritola l’attacco tedesco, tenuto a 69 punti, al 40% dal campo, al 29% da 3 punti. Strappa gli applausi pure a Coach Popovich venuto a Parigi a vedere il suo fenomeno 20enne, Wembanyama, pietra miliare della ricostruzione Spurs. E quelli di Tony Parker, seduto accanto a Dirk Nowitzki a bordocampo, a Bercy. Certo uno come lui servirebbe come il pane ai francesi, per organizzare l’attacco, nel finale l’assenza di uomo d’ordine rischia di diventare peccato mortale: dal 66-53, la Francia si ritrova 70-68, ma la rimonta dei tedeschi resta un’incompiuta. La Germania ha il torto di non chiudere la gara quando la stava dominando, nel 1° quarto, sul +10. La Francia le resta incollata, guadagnato fiducia e inerzia e nel secondo tempo mette la freccia. A Tokyo i francesi avevano Gobert e De Colo come riferimenti, tornano in finale ai Giochi con uomini diversi come bussole. Tutto gira intorno a Wemby, ma sono i satelliti a fare la differenza. LA PARTITA—  La Germania parte forte. Avanti 12-2 dopo le triple di Schroeder e Franz Wagner. 25-18 Germania dopo i primi 10’. Wemby con la partenza falsa: 0 punti e 0/3 dal campo. Dopo 17” del 2° quarto entra Gobert: giocherà 5’ complessivi, senza lasciare traccia. Non può giocare di fianco a Wembanyama e da centro unico significa giocare 4 contro 5 in attacco. Collet evita. Le folate di Cordinier tengono in piedi i suoi, la schiacciata di Wemby vale il 33 pari, il punteggio all’intervallo. Germania che non l’ha saputa chiudere. Si rivelerà peccato mortale. Appena 8 punti dei tedeschi nel 2° quarto, i francesi stoppano chiunque, fisici e intimidatori, Batum difende forte su Schroeder, lo manda fuori giri. Cordinier con 11 punti è l’unico in doppia cifra all’intervallo. Yabusele e Voigtmann segnano 6 punti ciascuno a inizio secondo tempo. Batum stoppa in recupero, segna spalle a canestro, vive una seconda (o terza?) giovinezza. Una tripla di Fournier vale il primo allungo dei Bleus, quello del 56-50, è lui l’uomo dei “tiri ignoranti”, senza paura e coscienza. Il punteggio di fine 3° quarto. Poi Lessort diventa spauracchio sotto canestro e la Francia sale 66-53 a 7’ dal termine. Pare finita. Ma la Germania si ricorda e ricorda d’essere campione del mondo, risale d’orgoglio, torna a -2 sul 68-70 sulla tripla di Franz Wagner a 39” dalla fine. Ma poi l’ala degli Orlando Magic perde palla e il 2/2 dalla lunetta di Cordinier chiude la gara. Francia padrona a casa sua. Germania: Schroeder 18 (3/7, 3/11, 3/4 t.l.), Franz Wagner 10, Obst/Theis 8. Rimbalzi: Theis 11. Assist: Theis 6.  Francia: Yabusele 17 (7/9, 0/2, 3/3 t.l.), Cordinier 16, Wembanyama 11. Rimbalzi: Yabusele/Cordinier/Wembanyama 7. Assist: Wembanyama 4. Basket: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Campanella

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