Olimpiadi 2024, Al Bano a Parigi: «Ceccon mi ricorda Tarzan, un po' mi somiglia»Il rifugio alpino “Madre della Speranza”,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock di Solivo di Palancato (Vercelli), gestito dalle Suore della Carità - Suor Samuela Ferrari COMMENTA E CONDIVIDI “Altre mete? Raccontaci la tua”. Continua l'iniziativa di Avvenire per l'estate dei nostri lettori. Segnalate il luogo del cuore, quello dietro casa o lontanissimo nel mondo, ancora poco conosciuto, che sia uno scrigno di emozioni per voi e volete condividere con gli altri. Raccoglieremo le vostre proposte che arriveranno attraverso una scheda da compilare on line al link formvacanze.avvenire.it/form/.LUOGO: Rifugio “Madre della Speranza”, Solivo di Boccioleto, in Valsesia, provincia di VercelliLassù dove tutto è quiete e pace. È la baita delle suore della Carità di Novara “Madre della Speranza”, di Solivo di Palancato, a 1050 metri di altezza, un grande balcone naturale che si affaccia sulla Val Sermenza e sul piccolo comune di Boccioleto, in provincia di Vercelli, nel territorio della diocesi di Novara. Una splendida terrazza panoramica dalla quale si può contemplare e godere il meraviglioso paesaggio valsesiano in tutta la sua bellezza e incanto. Un luogo del cuore.«Raccontare le umili origini di Solivo di Palancato - spiega la responsabile suor Samuela Ferrari, che insieme a dieci consorelle e sette volontari laici gestiscono l’alpeggio - non è soltanto cercare nei ripostogli dei ricordi cose antiche e cose nuove, ma riportare al cuore l’evento originale e sempre coinvolgente di quel “tesoro”, di quell’intuizione carismatica che ha dato vita, nel tempo, a quel luogo di pace che si raccoglie attorno a una grande famiglia che ogni giorno cammina nell’Amore sui passi della storia e della vita del meraviglioso territorio valsesiano dove noi, Sorelle della Carità, siamo chiamate a essere sorelle di tutti, segni e strumenti dell’Amore di Dio per tutti quelli che incontriamo sul nostro cammino e ospitiamo nel cuore». «Questo progetto di amore e di speranza che Dio ci ha messo tra le mani - prosegue suor Ferrari - è la grande storia vissuta da Madre M. Aurelia Rameletti che ha iniziato a realizzare negli anni ottanta, nella mente e nel cuore con la sua vita umile, semplice e significativa, il sogno di un luogo rivisitato per l’ospitalità, scrivendo per noi, con l’audacia della carità e la forza di volontà tipica della gente di montagna, pagine stupende di coraggio evangelico, di responsabilità e profezia, di speranza e di tanti sacrifici, per realizzare il progetto di un alpeggio ospitale e accogliente per la formazione cristiana dei bambini e dei giovani, nonostante le condizioni avverse di un luogo impervio».Solivo è un alpeggio incastonato poco sotto il santuario della Madonna del Sasso, fatto solo di sette baite che formano l’abitato, raggiungibile a piedi in quarantacinque minuti oppure con il “Solivo Express”, un trenino su monorotaia che da Boccioleto in trenta minuti sale, attraversando boschi di conifere e latifoglie, all’Alpe di Solivo. «Qui - aggiunge Ferrari - nel silenzio della montagna e nella quiete dello spirito, si può sostare per la preghiera personale o partecipare alla celebrazione quotidiana dell’Eucarestia e della liturgia delle Ore insieme alla comunità religiosa. Chi trascorre una vacanza estiva a Solivo può fare escursioni valorizzando anche l’alta montagna, naturalisticamente ancora intatta, con stupende risorse paesaggistiche, ricca di animali, di fiori, di piante. Solivo è conosciuto come un angolo di paradiso, è la “santa felicità” di sentirsi accolti e ospitati nel cuore della comunità religiosa e del team sempre attento a offrire il ristoro buono e genuino della cucina valsesiana con i prodotti tipici del suo territorio. Il “passaparola” è la serenità dello spirito, sentirsi in “famiglia” e tornare a casa con “Solivo nel cuore”». In questi ultimi anni Solivo è divenuto un’oasi di pace per i tanti mendicanti di luce e cercatori di speranza per ritrovare la quiete dello spirito, il silenzio delle cose, l’incontro con Gesù nella preghiera personale o corale. È Lui il cuore pulsante di tutto ciò che oggi è Solivo.COME SI ARRIVA: in auto fino a Boccioleto (Vc), poi con un sentiero a piedi o con il trenino a cremagliera.
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