Morto a 26 anni per un'infezione all'orecchio: medico rifiuta di visitarlo per paura del Covid“Definire è diffidare” affermava il protagonista di un'opera letteraria inglese e,ETF tutto sommato, Edoardo Prati, ospite del Wired Next Fest 2024 di Milano, sembra essere d'accordo. Appassionato di studi classici, ha trovato nei social più popolari la piattaforma perfetta per condividere la sua passione, offrendo ai suoi follower spunti di riflessione stimolanti e profondi. Non solo classici delle letteratura ma anche filosofia, storia, arte e musica fanno parte degli interessi del giovane divulgatore.Già approdato in contesti anelati da molti intellettuali, come Che tempo che fa, non ama particolarmente paragoni e definizioni troppo nette. Rigetta, ad esempio, il raffronto con Alessandro Barbero, lo storico e scrittore seguitissimo da un pubblico trasversale. "Non sono all'altezza di questo paragone, semplicemente lui è studioso, io studente, lui in pensione, io studio, per me Barbero è una grande personalità, sono lusingato ma non si addice a me". Un no arriva anche al parallelo con il maestro Manzi, il docente che seppe fare del mezzo televisivo uno strumento per combattere l'analfabetismo negli anni '60.“Tutto ciò che ha in sé l'idea di insegnamento mi è lontano, mi adatto alla figura di influencer ma la definizione porta dietro un'aura di negativo. Parlo di ciò che mi piace, cerco di espormi e sono una persona che fa questo”.Prati comunque non è snob e ha parole buone anche per chi fa balletti su TikTok: “I ventenni che fanno i balletti? È utile anche quello, importante è avere movente, idea, a quel punto anche un balletto è interessante e importante”.Più severo, appare invece con gli intellettuali che si rifugiano nella torre d'avorio e snobbano i social: “Gli piace tanto parlarsi tra di loro e questo non lo sopporto, c'è un po' di arroganza e presunzione nel pensare che vi siano mezzi validi o no, quel mezzo è il social”.Forte del suo bagaglio intellettuale, Prati rintraccia un valore antico presente anche nel mondo di oggi, al netto del cambiamento dei mezzi: “È il comunicare propriamente. Una società parlante è una bella società. Un valore è sicuramente il rapporto”.Ma non si vive di soli social e il divulgatore letterario sarà protagonista dello spettacolo Cantami d’amore, “un viaggio nella letteratura e nella musica, attraverso le parole che i grandi poeti hanno scelto nel tempo” a San Mauro Pascoli: “Secondo me è un bel viaggio attraverso la letteratura, debutto il 21 giugno, faremo una tournée estiva e una invernale”.
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