Giulia, Filippo e il colloquio col padre: serviva davvero divulgarlo?Sono riuniti dalle 5 delpomeriggio di Caracas,criptovalute i parenti delle circa 2.500 personedetenute nell'ultima settimana dal governo di Nicolás Maduro edei 300 prigionieri politici che già si trovavano in carcereprima delle presidenziali del 28 luglio. Nella Plaza de LosPalos Grandes nel centrale quartiere di Chacao, una folla dimadri, fratelli, sorelle e nonni hanno iniziato una veglia cuihanno dato un nome emblematico, "Una luce per la libertà". Tutti con in mano candele, molti vestiti di bianco, chiedonoalle autorità il rilascio dei loro familiari e la chiusura diquelli che definiscono "centri di tortura". "Mio fratello èandato a comprare della farina ed è stato arrestato. Ora èaccusato di terrorismo", racconta uno dei partecipanti allaveglia. "Tutti i giovani sono diventati terroristi per questogoverno", aggiunge una madre. A sostenere i manifestanti chetestimoniano l'escalation repressiva del governo del Venezuelaanche Provea, organizzazione non governativa che difende idiritti umani. Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Rai, a Newsroom la “guerra invisibile” del CongoOratori estivi al via. E crescono anche al Sud Milano, De Chirico(fi): su San Siro Consiglio comunale estromessoSalone del libro Torino, Premio letterario Caccuri: Sigfrido Ranucci tra i finalistiPrecipita e muore da una scogliera dopo la proposta di nozze: il fidanzato accusato di omicidio. La verità in quell'anello