Il ministero della Cultura nomina Francesco Giubilei come consigliereOmicidio Domenico Geraci: i mandanti hanno un nome 25 anni dopoOmicidio Domenico Geraci: i mandanti hanno un nome 25 anni dopoA 25 anni di distanza dall'omicidio del sindacalista Domenico Geraci,MACD i mandanti sono stati individuati di Jacopo Romeo Pubblicato il 6 Marzo 2024 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataomicidio#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Sono passati ormai 25 anni dall’omicidio del sindacalista siciliano Domenico “Mico” Geraci, ucciso con una raffica di colpi sparati da un fucile a pompa, l’8 ottobre del 1998 a Caccamo. L’uomo fu ucciso a sangue freddo davanti agli occhi sbarrati della moglie e del figlio. Dopo tantissimi anni, i nomi dei mandanti di quella terribile tragedia sono venuti a galla.Omicidio Domenico Geraci: scoperti i mandantiSi chiamano Trabia Pietro e Salvatore Rinella e sono due boss della malavita già in carcere: sarebbero stati loro i mandanti dell’omicidio di Domenico Geraci avvenuto nell’ottobre del 1998 nelle vicinanze di Palermo. Per loro, i carabinieri hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare, su delega della Dda del capoluogo siciliano guidata dal procuratore Maurizio de Lucia.Omicidio Domenico Geraci: la storia del casoSin dal principio, le autorità avevano puntato sulla pista mafiosa, ma il caso non era mai stato risolto. I nomi dei mandanti non erano venuti a galla e nemmeno quelli deglie esecutori materiali. Nel 2001 il caso fu archiviato per la prima volta, ma dopo i racconti del pentito Nino Giuffrè fu riaperto. Nessuno sbocco ancora per diversi anni e nel 2006 si arrivò ad una seconda archiviazione. A distanza di altri 18 anni, le cose sono finalmente cambiate: “Ci siamo battuti assieme alla famiglia e non abbiamo mai smesso di credere nella giustizia. Per i 25 anni, abbiamo piantato un alberello nei giardini reali dell’Ars proprio in sua memoria. Oggi è un bel giorno. Oggi l’alberello finito pure nel video ufficiale dei carabinieri comincia a mettere le prime foglie” – ha dichiarato il vicepresidente vicario della commissione Antimafia siciliana, Ismaele La Vardera.Articoli correlatiinCronacaIncidente sull'autostrada Messina-Catania: un ferito graveinCronacaOlimpiadi Parigi 2024: Angela Carini si ritira dall'incontro con Imane KhelifinCronacaBoxe, Angela Carini si ritira. Il commento di La Russa: "L'aspetto in Senato per abbracciarla"inCronacaAfragola, rapina per coprire abusi sessuali: arrestati due frati e altre quattro personeinCronacaEstate 2024: 5 festival da non perdere in FranciainCronacaUfo avvistato a Ibiza: un video su TikTok mostra l'oggetto volante non identificato
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