Ilaria Salis è uscita dal carcere: è ai domiciliariPAPA Papa Francesco angelus evangelizzazione Vangelo del Giorno speranza catechesi appello Il Papa: seminare il Vangelo con fiducia e pazienza in ogni ambito di vita Francesco all'Angelus chiede ai fedeli di diffondere il seme della Parola di Dio e di coltivare l’attesa fiduciosa che esso porti frutto anche dove il terreno è ostile e i risultati non immediati,Campanella seguendo l’esempio di Cristo che "non smette di accompagnarci perché possiamo crescere come spighe carichi di chicchi" Cecilia Seppia – Città del Vaticano Seminare con fiducia e poi attendere con altrettanta fiducia e pazienza che quel seme buchi il terreno, germogli e porti frutto. È un processo difficile e faticoso per l’uomo, un atteggiamento che quasi contraddice la natura umana incline al “tutto e subito”, persino quando si tratta di evangelizzare, ma il Papa, dalla finestra dell’Angelus, invita i fedeli a metterlo in pratica imitando la saggezza del contadino. Il miracolo è già in atto anche se non lo vediamo Lo spunto arriva dal Vangelo del giorno in cui l’Evangelista Marco parla del Regno di Dio attraverso l’immagine del seme. “Ci vuole tempo”, dice Francesco, “per permettere ai semi di aprirsi al momento giusto e ai germogli di spuntare dal terreno e di crescere, abbastanza forti da garantire, alla fine, un raccolto abbondante” e questo nonostante il contadino abbia sparso ottima e abbondante semente, abbia preparato a dovere la terra, facendo bene il suo lavoro. Sottoterra il miracolo è già in atto, c’è uno sviluppo enorme ma è invisibile, ci vuole pazienza, e nel frattempo è necessario continuare a curare le zolle, annaffiarle e tenerle pulite, nonostante in superficie sembra che non succeda nulla. Semi buoni portano frutti di opere buone Lo stesso accade per il Regno di Dio: il Signore semina in noi la sua Parola, la sua grazia, mette in noi semi buoni e abbondanti e poi attende, senza mai smettere di accompagnarci. Continua a prendersi cura di noi, con la fiducia di un Padre, ma ci dà tempo, affinchè i semi si aprano, crescano e si sviluppino fino a portare frutti di opere buone. E questo perché vuole che nel suo campo nulla vada perduto, che tutto giunga a piena maturazione; vuole che tutti noi possiamo crescere come spighe cariche di chicchi. Seminatori generosi e fiduciosi del Vangelo L’attesa fiduciosa vale anche per tutte quelle volte in cui ci prodighiamo nell’annuncio del Vangelo nei vari contesti di vita. Mai scoraggiarsi, mai smettere di sostenerci a vicenda, di perseverare nell’attesa esorta Francesco, soprattutto quando il terreno appare ostile e i risultati non sono immediati, nonostante i nostri sforzi. Spesso infatti anche tra noi, al di là delle apparenze, il miracolo è già in atto, e a suo tempo porterà frutti abbondanti!... La Vergine Maria, che ha accolto e fatto crescere in sé il seme della Parola, ci aiuti ad essere seminatori generosi e fiduciosi del Vangelo. Leggi Anche 16/06/2024 Francesco: finiscano le violenze in RD Congo, i cristiani uccisi sono martiri Dopo la preghiera dell’Angelus, il Papa ricorda gli “scontri e massacri” compiuti nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, e si appella alle autorità nazionali ... Basta massacri: gli appelli per le zone di conflitto Al termine della preghiera mariana, il Papa - che lo scorso venerdì si è seduto al tavolo del G7, primo Pontefice a prendere parte a un summit dei ‘Grandi della terra’, incontrando numerosi leader e capi di Stato - non poteva non rilanciare la parola che più di tutte sembra non trovare attuazione: "Pace". Il suo appello è per la Repubblica Democratica del Congo teatro nei giorni scorsi di sanguinosi scontri e massacri avvenuti nella parte orientale del Paese. Il Papa chiede alle autorità nazionali e a tutta la comunità internazionale di fare il possibile perché cessino le violenze e si salvaguardi la vita dei civili; ma ancora forte risuona quello per l'Ucraina, il Medio Oriente, Sudan e Myanmar. Un ricordo poi per tutti i cristiani uccisi in odium fidei: "sono martiri. Il loro sacrificio è un seme che germoglia e porta frutto e ci insegna a testimoniare il Vangelo con coraggio e coerenza". Poco prima Francesco aveva chiesto alla Piazza un applauso per la beatificazione, ieri a Cracovia, di don Michał Rapacz sacerdote diocesano martire, ucciso a 42 anni dopo aver sperimentato sia la persecuzione nazista che quella sovietica. Tra i saluti spiccano quelli per i pellegrini provenienti da Libano, Egitto, Spagna, per i partecipanti al Forum Europeo dei Laici sul tema "Fede, arte e sinodalità" e per il gruppo di mamme della comunità congolese di Roma: "Cantano bene queste mamme, mi piacerebbe sentirvi cantare ancora...". Infine il grazie ai donatori di sangue nella Giornata nazionale a loro dedicata. Leggi Anche 15/06/2024 Don Michał Rapacz beato, Semeraro: consolazione in un tempo ferito dalla guerra Il prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi ha presieduto, stamani 15 giugno, a Cracovia la cerimonia di beatificazione del sacerdote diocesano martire, ucciso a 42 anni dal ... Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui Il tuo contributo per una grande missione:sostienici nel portare la parola del Papa in ogni casa Argomenti Papa Francesco angelus evangelizzazione Vangelo del Giorno speranza catechesi appello 16 giugno 2024, 12:15 Invia Stampa Cos'è l'Angelus L’Angelus è una preghiera recitata in ricordo del Mistero perenne dell’Incarnazione tre volte al giorno: alle 6 della mattina, a mezzogiorno e alla sera verso le 18, momento nel quale viene suonata la campana dell’Angelus. Il nome Angelus deriva dal primo versetto della preghiera – Angelus Domini nuntiavit Mariae – che consiste nella lettura breve di tre semplici testi che vertono sull’Incarnazione di Gesù Cristo e la recita di tre Ave Maria. Questa preghiera è recitata dal Papa a Piazza San Pietro a mezzogiorno la domenica e nelle Solennità. Prima della recita dell’Angelus, il Pontefice tiene anche un breve discorso prendendo spunto dalle Letture del giorno. Seguono i saluti ai pellegrini.Dalla Pasqua fino a Pentecoste, al posto dell’Angelus viene recitato il Regina Coeli, che è una preghiera in ricordo della Risurrezione di Gesù Cristo, al termine della quale viene recitato il Gloria per tre volte. Ultimi Angelus / Regina Coeli 28/07/2024 Il Papa: il poco che ciascuno può donare Dio lo trasforma salvandoci 21/07/2024 Il Papa: stare attenti alla dittatura del fare, al mondo serve compassione 14/07/2024 Il Papa: adottare uno stile di vita improntato alla sobrietà "per essere liberi" 23/06/2024 Il Papa: nelle tempeste stringiamoci a Gesù per trovare pace Leggi Tutto >
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