Toninelli fuori dal governo, lo sfogo su FacebookI fantasmi di Giorgia Meloni,VOL quelli di Marbella e quelli di CutroI fantasmi di Giorgia Meloni, quelli di Marbella e quelli di CutroSpesso si parla di fantasmi del passato ed in questo articolo svisceriamo quelli in correlazione tra Giorgia Meloni, Marbella e Cutro di Giampiero Casoni Pubblicato il 14 Marzo 2023 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataimmigrazionemigranti#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}C’è un sottile filo che unisce la Giorgia Meloni che a Marbella sbraitava la sua empatia con la destra di Santiago Abascal alla Giorgia Meloni che non ha trovato empatia per andare subito a trovare i morti di Cutro. Si tratta di un filo infido perché è quello che simboleggia in temporalità strettissima la parabola di una leader politica di parte che si ritrova ad essere guida di un paese intero. A parziale ammenda valga il dato per cui non è problema solo suo, dato che ogni leader a trazione ideologica zannuta passa un guaio grosso quando deve derogare per doveri sopraggiunti dalla sua rotta, sua e di chi rappresenta.Una leader, la Meloni, che purtroppo e per certi versi incolpevolmente è stata costretta in pochi mesi a riscrivere completamente la sua agenda etica e le sue priorità operative. In alcune cose la premier, nel compiere questa metamorfosi di ruolo ed approccio, è stata un fulmine di guerra, e la Meloni del dopo 25 settembre è approdata sulla nuvola delle posizioni forzosamente sfumate con una naturalezza quasi inquietante. Gli analisti studiati si aspettavano quasi compiaciuti che quella verve di carta vetrata rappresentasse da subito ed in maniera netta l’ostacolo per la vincitrice e la prova provata che a vincere era stata la persona sbagliata, ma ci si è dovuti ricredere in fretta e puntare sulla contraddizione della donna che smentisce se stessa per stare al vertice della catena di comando.La metamorfosi: dalla grinta alla diplomaziaChi sarebbe stato in grado, fino a poche settimane fa, di discernere le spuntature di lapis dell’agenda Draghi dai ricami europeisti di una ex capopopolo che una volta all’Europa prometteva schiaffoni di sana rivalsa nazionale come se non vi fosse un domani e che oggi invece è “più realista del re?”. D’altronde il benevolo giogo di Bruxelles certi miracoli li sa fare come nessun altro, a contare ad esempio quel che ha fatto a Silvio Berlusconi che lì dentro ci aveva disseppellito la parola “kapò” e che oggi senza il Ppe neanche mette la sveglia sul comodino.A volerla buttar giù in iperbole esoterica potremmo dire che i fantasmi di Marbella e di “Io sono Giorgia” sembravano essere stati esorcizzati con tale efficacia e vigore che il Keanu Reeves di “Constantine” alla nostra premier potrebbe solo spicciarle casa ed occuparsi di liti social. Eppure quegli spettri erano in agguato e abbisognavano solo di una formula, di un evento mistico, di una “chiave di ingresso” per riaffacciarsi al mondo ed a Palazzo Chigi.E la mistica ha coinciso con la cosa che gli spettri amano di più perché ne sono figli ingiusti: la morte, morte di 75 persone annegate in un altro punto del Mediterraneo dove quei fantasmi mischiati a sabbia e legno franto si sono fatti nunci amarissimi di una contraddizione irrisolta. Sulle coste italiane, in mezzo ai rottami di Cutro, i poltergeist di Giorgia Meloni sono tornati ad affacciarsi sulla sua anima monda dalle ruvidezze che pareva aver abbandonato. Pochi hanno riflettuto sul fatto che quando ha saputo di quei morti la Meloni si è trovata per la prima volta faccia a faccia con la sua Contraddizione Suprema e lì ha agito d’istinto, come cioè avrebbe agito la Giorgia che abita sotto la premier ma intimidita dalla Giorgia che nel frattempo si è abituata ad essere.Da Marbella a Cutro, i fantasmi di MeloniEra ad un bivio ed è stata quasi salomonica nello scegliere la via, cioè sorprendentemente indecisa: se fosse andata subito avrebbe fatto metà della metà del suo dovere, ma si sarebbe esposta agli strali di quanti l’avrebbero accusata, non completamente a ragione, di essere un’ipocrita. L’avrebbero accusata di essere stata e di essere ancora comunque un totem delle circostanze che portano i migranti a morire nella speranza di vivere meglio, quella del “blocco navale” in campagna elettorale.Di contro, se non fosse andata subito come ha fatto, si sarebbe esposta invece agli strali poi effettivamente piovuti di chi, non completamente a torto, l’avrebbe accusata di non concepire rapida e pubblica empatia umana per le tragedie scomode e di non avere doveroso nerbo istituzionale. E ad un certo punto la Meloni ha scelto, ed essendo creatura ancora incompleta nella sua metamorfosi ha scelto la via di mezzo, come una crisalide sfrattata troppo presto.Così facendo si è presa gli strali di entrambe la categorie e sta pagando pegno. Perché in politica cambiare da ciò che si era e si resterà sempre nell’intimo a ciò che si deve essere in forza delle proprie vittorie è una delle cose più difficili del mondo e Giorgia Meloni non è immune dalle difficoltà. Lei è solo molto ma molto più brava della media a mascherarle al prossimo.Ma agli spettri no, a quelli non puoi nascondere nulla. E loro lo sanno e ogni tanto si affacciano, per ricordarci a tutti che onorare i morti è prerogativa e dovere dei vivi. E che essere vivi significa agire affinché quei morti là non vi siano più. Senza tormenti, senza diplomazia, senza esitare.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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